Occhiuto spacca la sinistra in Calabria, anche i cinquestelle votano a favore della sua riforma

4 Ago 2023 8:42 - di Redazione
Occhiuto

Roberto Occhiuto spacca la sinistra, ottiene 23 voti invece dei 21 ( sui trenta complessivi) in consiglio regionale, compreso il voto dei cinquestelle, e il centrodestra dà un’altra lezione in Calabria alle opposizioni. Passa la riforma sui consorzi di bonifica, carrozzoni elettorali di derivazione democristiana, che in 40 anni hanno drenato almeno un miliardo di euro di risorse ai calabresi senza concludere nulla. Dirigenti pagati diecimila euro il mese e dipendenti senza TFR e contributi. Questo il quadro di un disastro a cui il centrodestra ha messo fine nella seduta di giovedì.

Un solo ente al posto degli undici attuali. Aveva messo la fiducia sulla legge il governatore ma non ne ha avuto bisogno. 23 voti, tutto il centrodestra più un consigliere pentastellato, Francesco Afflitto, e un altro eletto il 2021 nelle fila delle liste di Luigi De Magistris , Ferdinando Laghi. Per la sinistra un’altra Waterloo. Si lacera e divide e perde ancora pezzi. Ora per il governatore la sfida più importante da vincere, quella sulla sanità. È difficile, hanno detto gli esponenti di FdI, ma “facciamo la salita come Eddy Merckx “.

Cinquestelle pronti ad espellere Afflitto

Il voto di ieri sera spacca definitivamente il gruppo dei Cinquestelle. La coordinatrice regionale del partito, Anna Laura Orrico, aveva preannunciato che in caso di voto positivo alla riforma il consigliere regionale Francesco Afflitto sarebbe stato espulso. E’ probabile che già oggi arriveranno notizie in merito. Il capogruppo Davide Tavernise ha votato contro. Lo scorso anno in Consiglio disse che Occhiuto era “il migliore presidente della storia della Calabria”.

Occhiuto: ” Bene la riforma ma se non cambiamo la Calabria mi dimetto”

A fine seduta il governatore (di Forza Italia) ha espresso la sua soddisfazione sia per la compattezza della coalizione che per il voto di rappresentanti dell’opposizione ma non si è nascosto “Continuo a fare il presidente della Regione se posso tentare di cambiare le cose, se posso tentare di riformare questa regione altrimenti non mi interessa fare il presidente della Regione, altrimenti probabilmente è più utile che io riconsegni il mio mandato agli elettori e magari mi faccia giudicare di nuovo dagli elettori se ritenessi di dovermi ricandidare”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *