Pnrr: Fitto smaschera le bugie della sinistra. “Nessun taglio agli asili nido, in arrivo altri 900 milioni”
Pnrr uguale polemiche strumentali da parte dell’opposizione. Nonostante i grandi successi ottenuti dal governo Meloni, con l’approvazione da parte della Commissione Ue della terza rata e delle modifiche alla quarta, Pd e Cinquestelle tentano di mestare nel torbido con argomenti a cui ha risposto puntualmente il ministro Fitto nel dibattito alla Camera. Smentiti i tagli agli asili nido che, anzi, avranno 900 milioni di euro in più di quelli previsti. Una lunga disamina da parte del ministro che conferma la bontà dell’azione dell’esecutivo per il piano nazionale di resilienza.
Il Ministro: “Fondi aggiuntivi dal Pnrr per gli asili nido”
Rispetto ai paventati tagli sugli asili nido, Fitto ha dichiarato che si tratta di un “dibattito surreale visto che non c’è alcuna responsabilità del governo. Abbiamo trovato 900 milioni aggiuntivi per un bando, altro che tagli”. Un finanziamento ancora più corposo che realmente inciderà sull’autosufficienza italiana in materia di posti negli asili e che chiude definitivamente la bocca a polemiche speciose.
Il lungo lavoro con la Commissione Ue
Nel suo intervento, il ministro Fitto ha ricordato il lungo lavoro svolto dal governo insieme alla burocrazia europea in questi nove mesi. Sulla terza e quarta rata il governo ha dovuto svolgere un lavoro molto complesso: sono serviti 47 interventi normativi e amministrativi nella fase di verifica. Si è intervenuti con oltre un migliaio di riunioni in presenza e online per definire con la Commissione europea le soluzioni per arrivare a una conclusione. Il ministro ha poi rilanciato evidenziando come non vi siano ritardi in relazione all’utilizzo dei beni confiscati alle mafie .
Nel 2023 arriveranno 35 miliardi di euro dal Pnrr
Fitto ha precisato nel dibattito in Aula che “La quarta rata, con un obiettivo in più, passerà da 16 miliardi a 16,5 miliardi recuperando le risorse della terza rata” e avviando “una fase che, per la stessa dichiarazione della Commissione europea e condivisa da noi, si completerà nel suo iter entro il 2023 e consentirà al nostro Paese di ricevere i 35 miliardi della terza e della quarta rata”.
60mila alloggi universitari entro fine 2026
Il ministro con la delega al Pnrr ha precisato che sono stati raggiunti 54 obiettivi su 55 e che l’ultimo obiettivo, quello riguardante la costruzione di nuovi alloggi per gli studenti universitari, è stato spostato, in perfetta sintonia con la burocrazia europea. Il governo Meloni vuole “creare 52.500 nuovi posti letto per gli studenti universitari entro il 2026, che si aggiungono ai 7.500 posti già realizzati a dicembre 2022, portando a oltre 100 mila la dotazione complessiva per i fuori sede”. Per raggiungere l’obiettivo è previsto uno stanziamento di 660 milioni di euro di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che serviranno a ridurre il divario sociale e promuovere il diritto allo studio.