Putin sta perdendo la guerra dei mercati: crolla il rublo, nuovo minimo su dollaro ed euro
Ora Putin deve fronteggiare il fronte del rublo. La divisa russa precipita sui mercati toccando un nuovo minimo dall’inizio del conflitto in Ucraina (marzo 2022). Sulla Borsa di Mosca il dollaro verso le 10 ora locale del 14 agosti si scambiava a 100,76 rubli, mentre un euro valeva 110,21 rubli. La notizia campeggia come fatto del giorno sul sito della Tass.
Ad alimentare la caduta verticale del rublo, una combinazione di fattori, tra cui sanzioni internazionali, entrate ridotte dalle esportazioni di petrolio, flussi valutari squilibrati, fuga di capitali, riduzione della domanda da parte di importanti partner di esportazione come Cina e India e una crisi della forza lavoro, rappresentano una minaccia per le prospettive economiche di Mosca. In particolare, il surplus delle partite correnti della Russia è diminuito dell’85% da gennaio a luglio.
Perché il rublo crolla sui mercati internazionali
La divisa russa non ha smesso di deprezzarsi da quando il capo del gruppo Wagner, Yevgeni Prigozhin, ha guidato una fallita ribellione armata il 23-24 giugno. Il rublo, che già a luglio e’ sceso del 7,7% rispetto al mese precedente, si è svalutato del 26,4% nei primi sette mesi di quest’anno. La tendenza al ribasso della moneta russa non è stata invertita dalla decisione della Bcr di questa settimana di sospendere l’acquisto di valuta estera