Report si becca un’altra querela, stavolta per aver violato la corrispondenza di un’azienda
Un’altra querela per “Report”, il settimanale di inchiesta del Tg3 condotto da Sigfrido Ranucci, già al centro di numerose polemiche, le più recenti su alcuni servizi replicati, nonostante le diffide, sul ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso. Chi ha deciso di ricorrere alle vie giudiziarie è la società italofrancese STMicroelectronics che ha presentato il 12 maggio una denuncia-querela contro ignoti per violazione della propria corrispondenza riservata. In una puntata di Report, una di quelle che aveva per protagonista il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, secondo la società ST, «il giornalista di Report, in occasione di un colloquio con un dirigente della Società, è risultato essere in possesso di documentazione confidenziale della stessa non nella libera disponibilità di terzi». Da qui la decisione di presentare una denuncia-querela, in relazione alla puntata trasmessa il 29 maggio scorso e andata in replica il 24 e 29 luglio.
Report e la querela della STM per violazione della corrispondenza
Nella puntata di Report finita al centro della polemica c’è la testimonianza di un dirigente della medesima società, produttrice di microchip e partecipata del ministero dell’Economia. Nel colloquio con il giornalista di Rai Tre, il manager ha rivelato contenuti riservati relativi a una corrispondenza tra la STMicroelectronics, il manager del gruppo Rothschild Alessandro Daffina e la dottoressa Carmen Rizza, secondo Report vicinissima a Urso. Non è chiaro chi abbia fornito al giornalista Rai la corrispondenza riservata. Secondo la società, però, quelle conversazioni non dovevano in alcun modo essere rese pubbliche in quanto di natura confidenziale.