Rissa in consiglio comunale a Terni, Bandecchi recidivo: non mi pento, anzi lo rifarei con più violenza

30 Ago 2023 19:21 - di Giulia Melodia
Bandecchi

Dopo aver scatenato il putiferio durante la seduta del consiglio comunale di Terni, il sindaco della città Stefano Bandecchi, non solo non lascia (non si dimette e non si scusa), ma raddoppia rilanciando accuse e giustificando il comportamento tenuto lunedì in aula. Tanto che, ancora ieri sera, ai microfoni del Tg1 ha confermato: «Assolutamente non sono pentito, lo rifarei». Anzi, di più: «Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici – ha incredibilmente incalzato il primo cittadino –. Per me già il garbo che tutti se ne sono usciti dall’Aula è una cosa anti-democratica. Quindi noi siamo andati avanti e abbiamo finito. Se questa per gli altri è democrazia, andrà avanti così». E ancora: «Non devo chiedere scusa a nessuno, anzi aspetto le scuse».

Rissa in consiglio comunale a Terni, Bandecchi: «Assolutamente non sono pentito, lo rifarei»

Anzi, di più. In un video postato su Instagram, tornando sulla sua performance durante la seduta del consiglio comunale ternano, il sindaco Bandecchi ha addirittura sostenuto: «Ricevo persone, interviste e giornalisti che mi domandano se chiedo perdono. Se chiedo scusa e se mi pento – ha detto il primo cittadino punteggiando le sue affermazioni con risatine beffarde –. Ma io ho detto a tutti che non devo chiedere scusa a nessuno, anzi aspetto le scuse. E tantomeno mi devo pentire. Lo rifarei però con più violenza, perché non basta».

«Non devo chiedere scusa a nessuno, anzi aspetto le scuse»

Parole che lasciamo sgomenti a cui seguono, tra un’autoassoluzione e una dichiarazione d’intenti prossima ventura, altre strane considerazioni. Con Bandecchi che insiste a voler rivendicare ragioni nel merito e a ridimensionare la portata dei suoi comportamenti. E incalzando sulla vicenda, dai microfoni del Tg1, afferma: «Non ho sentito mie minacce, ho subito minacce e turpiloqui per mesi e dopodiché ho deciso di scagliarmi contro qualcuno dell’opposizione. Ma siccome non ci sono arrivato, mi hanno fermato mentre camminavo normalmente, non capisco di che state parlando», ha continuato il sindaco.

Nemmeno gli atti finiti in Procura lo inducono a mollare e chiedere scusa

Intanto, dal video che impazza sui social agli atti depositati in Procura, la bagarre consiliare e il suo fumino protagonista continuano a tenere banco. L’ex patron della Ternana (e proprietario di Unicusano), di cui il Pd ha chiesto le dimissioni. E per cui, dopo l’aggressione sventata durante il Consiglio comunale ai danni del capogruppo di FdI Marco Cecconi, lo stesso esponente di Fratelli d’Italia e una delegazione del partito hanno incontrato il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, continua a far discutere. E a minacciare nuove repliche del vergognoso show andato in scena lunedì.

«Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici»…

«Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici – ha incredibilmente incalzato il primo cittadino –. Per me già il garbo che tutti se ne sono usciti dall’Aula è una cosa anti-democratica. Quindi noi siamo andati avanti e abbiamo finito. Se questa per gli altri è democrazia, andrà avanti così». L’ultima parola, però, non spetta certo a Bandecchi, anzi. Come noto, infatti, la lite è ora all’attenzione della procura della Repubblica di Terni. Come scrive l’Ansa, e riporta il sito del Tgcom24, del caso «è stato informato il magistrato di turno dopo che Cecconi e Masselli hanno segnalato l’episodio ai carabinieri».

Intanto l’Arma ha trasmesso gli atti in Procura

E ancora. «L’Arma ha quindi subito trasmesso gli atti in procura. Sarebbe stato delineato un quadro generale di quanto successo in aula, anche sulla base delle immagini della seduta. Tra gli elementi da valutare ci sarebbe anche la reazione del sindaco all’intervento di tre agenti della polizia locale presenti, come prassi, al Consiglio comunale. “Spetterà ora alle autorità assumere le decisioni che verranno ritenute opportune”, ha spiegato Masselli». Intanto, non solo Bandecchi non fa un passo indietro e non si scusa. Ma promette nuove performances.

Bandecchi, l’avvertimento per il futuro a pochi minuti dalla bagarre in aula

Del resto, cosa aspettarsi di diverso da chi, nell’immediatezza degli eventi, interpellato dall’Adnkronos, riferendosi allo scontro col consigliere Cecconi, Bandecchi non si è certo fatto scrupoli di dire: «L’ho solo avvisato che se succede un’altra volta che non mi fanno parlare gli fracasso la testa sul tavolo». Questo, pochi minuti dopo aver non troppo metaforicamente parlato di denti in procinto di saltare…

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