Roma, straniero tenta di investire don Coluccia, prete anti-spaccio. Sparatoria e un agente ferito
Un giovane straniero su uno scooter ha tentato di investire il prete anti-spaccio don Antonio Coluccia durante la marcia per la legalità a Tor Bella Monaca a Roma. Il sacerdote è stato salvato da un agente di scorta, che lo ha messo al riparo ed è stato travolto al suo posto, finendo sbalzato a oltre dieci metri di distanza. Secondo quanto ricostruito, altri poliziotti, presenti alla manifestazione per il servizio di pattuglia, hanno esploso dei colpi all’indirizzo del centauro, colpendolo a un braccio. L’uomo è stato arrestato. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiamato sia Don Coluccia sia il capo della Polizia Vittorio Pisani, con il quale si è sincerato delle condizioni dell’agente ferito, che riportato vari traumi, ma non è in pericolo di vita.
Il tentativo di investire don Coluccia e la sparatoria
L’episodio si è verificato intorno alle 18. Secondo quanto ricostruito il centauro, a quanto risulta un 28enne di nazionalità bielorussa già noto per fatti di droga, dopo essersi avvicinato a don Coluccia e averlo riconosciuto, ha tentato di investirlo mentre attraversava sulle strisce pedonali, senza riuscirci. L’uomo ha poi travolto l’agente di scorta, prendendolo in pieno. Secondo quanto emerso, altri agenti presenti alla manifestazione sono intervenuti esplodendo due colpi di pistola, uno dei quali ha colpito all’avambraccio l’aggressore che è stato arrestato dopo una colluttazione. Nello zaino dell’uomo sono stati trovati una mannaia e un martello.
L’agente ferito non è in pericolo di vita
Sia l’agente investito, sia l’aggressore sono stati poi ricoverati al policlinico Casilino, dopo il bielorusso si trova in stato di fermo. Nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita. Don Coluccia, prete di strada impegnato da anni contro lo spaccio e la criminalità, specie nei quartieri più difficili della Capitale, ha già subito in passato brutali aggressioni e intimidazioni: lo scorso aprile fu vittima di una sassaiola al Quarticciolo, a febbraio fu “accolto” in una scuola di Monte Compatri dalla scritta “prete infame”, a marzo dello scorso anno fu oggetto di un lancio di petardi mentre teneva un discorso sulla legalità.
La vicinanza delle istituzioni a don Coluccia e alla polizia
Numerose le attestazioni di vicinanza giunte a don Coluccia e alla polizia, fra le quali quelle del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e della presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo. “Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata. Un abbraccio a Don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all’agente della Polizia di Stato investito e ferito”, ha scritto su X Colosimo. “Il reparto scorte di Roma si conferma straordinario”, ha aggiunto.