
Spagna nel caos, gli indipendentisti gelano Sanchez: ” Nessun margine per l’alleanza”
Spagna ancora nel caos dopo le elezioni politiche. Si allontana per il momento l’alleanza tra Sanchez e gli indipendentisti catalani, indispensabili per formare una nuova maggioranza.
Il segretario generale del partito indipendentista catalano Junts, Jordi Turull, ha frenato l’ottimismo espresso dalla piattaforma progressista Sumar riguardo all’andamento dei negoziati per la possibile investitura come premier del socialista Pedro Sanchez.
Dopo che il portavoce di Sumar, Ernest Urtasun, ha affermato che i colloqui con i partiti indipendentisti catalani Erc e Junts “stanno procedendo positivamente”, Turull ha scritto un breve commento ironico su Twitter. “Prima notizia, almeno per quanto riguarda Junts”, ha affermato, lasciando intendere che non c’è margine per ritenere che i stiano negoziando avanzando “positivamente” come sostenuto da Urtasun.
Per Sanchez sono necessari i voti a favore del partito di Carles Puigdemont, che conta 7 seggi al Congresso, per diventare premier in quanto al momento, sommando i voti di Psoe, Sumar, Pnv, EH Bildu, Erc e Bng arriverebbe a quota 171, 5 in meno della maggioranza assoluta, e pari ai voti a favore che otterrebbe il Partito popolare.
La Spagna al bivio: socialisti costretti a inseguire i catalani
Le elezioni del 23 luglio hanno visto il Psoe del premier Pedro Sanchez senza maggioranza. Il fronte conservatore composto dai popolari e da Vox ha tenuto bene e il responso delle urne e dei seggi è stato chiaro: per tornare a guidare la Spagna c’è bisogno degli indipendentisti, reduci da anni in cui hanno praticamente tentato una secessione della Catalogna con conseguenze penali. Il Partito Popolare ha ottenuto la maggioranza relativa dopo la vittoria alle regionali di maggio che fecero decretare lo scioglimento delle camere.
I popolari si candidano alla guida del Paese
Dopo il risultato alle elezioni generali del 23 luglio scorso, il Partito popolare (Pp) spagnolo “continua a lavorare” per aumentare il sostegno in vista dell’investitura per la presidenza del governo. Lo ha affermato in un messaggio sui social il leader del partito, Alberto Nuneez Feijoo, sottolineando che attualmente dispone di 50 seggi in più rispetto al presidente del governo uscente, Pedro Sanchez. “Confermiamo la nostra disponibilità per un’investitura che dia stabilità alla Spagna, con un governo basato su accordi legislativi”, ha ribadito Feijo.