Strage di Bologna, Mattarella: “La ricerca della verità completa è un dovere delle istituzioni”

2 Ago 2023 10:50 - di Agnese Russo
strage di bologna

Cercare la piena verità sulla strage di Bologna, ancora troppo gravata da “ombre”, “omissioni”, “coperture”. Nel giorno dell’anniversario della strage che il 2 agosto 1980 provocò 85 vittime accertate e un numero enorme di feriti, le massime autorità dello Stato, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono tornate a lanciare un richiamo a non accontentarsi di quanto emerso finora e a proseguire nella ricerca di quella “verità completa” che ancora manca e che è un dovere per le istituzioni italiane, pena la loro “credibilità”.

Mattarella: “Strage di Bologna ferita insanabile. Ricercare la verità completa è un dovere”

Matterella ha parlato della strage di Bologna come di “una ferita insanabile” e, ribadendo che “la Repubblica si stringe ai familiari e alla comunità cittadina”, ha sottolineato che “siamo con loro, con le vite innocenti che la barbarie del terrorismo ha voluto spezzare, con violenza cieca, per l’obiettivo eversivo e fallace di destabilizzare le istituzioni della democrazia”. Il Capo dello Stato, quindi, ha sottolineato che “l’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti”, con “la mobilitazione dell’opinione pubblica” e “l’impegno delle istituzioni” e ha aggiunto che “la matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato”. Ma Mattarella ha anche avvertito che “la ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. È in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche”.

Tajani: “Ancora oggi molte ombre e verità mancate”

Un tema, quello dei pezzi che ancora mancano per la piena verità su quegli eventi, ripreso anche dal ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani. Rivolgendo “una preghiera per le 85 vittime”, Tajani ha parlato dell’attentato di Bologna come di “una strage che ha segnato profondamente il nostro Paese e che ha ancora oggi molte ombre e verità mancate. Mai più tanta violenza. Difendiamo la libertà e la democrazia dal terrorismo, qualsiasi matrice abbia”.

Casellati: “Le istituzioni hanno il dovere morale di cancellare i segreti sulla strage di Bologna”

Anche il ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, si è soffermata sul tema della necessità di “cancellare i segreti” che ancora gravano su quella vicenda, ricordando che si tratta di una “battaglia” intrapresa già quando era presidente del Senato. “Le istituzioni hanno il dovere morale di cancellare i segreti, le omissioni e i depistaggi che per 43 anni hanno ostacolato la ricerca della verità”, ha detto Casellati, ricordando che “è una battaglia alla quale da Presidente del Senato ho contribuito con la desecretazione di tutti gli atti delle Commissioni d’inchiesta e che non potrà considerarsi finita, fin quando non sarà fatta piena chiarezza. L’ho detto a Bologna nella ricorrenza dei 40 anni dalla strage e – ha concluso – lo ribadisco oggi”.

Piantedosi: “Il bisogno di verità e giustizia è di tutti gli italiani. Lo Stato cammina al fianco delle vittime”

Presente alla commemorazione in rappresentanza del governo, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato che da parte del governo c’è una “condivisione senza riserve, che non ammette oblio, e che parte dal riconoscimento della verità giudiziaria acquisita”. “Voi familiari avete da subito avuto il merito di ricercare un’interlocuzione con le istituzioni per fare piena luce sulla strage ed ottenere giustizia. Ed è anche grazie alla vostra insistenza che l’attenzione sull’attentato non è mai venuta meno e non è mai calata”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “lo Stato cammina con voi” e il “bisogno di verità e giustizia dei familiari e di una città, che è anche la mia, e quindi anche di un popolo intero”.

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