Stupro di Palermo: torna in carcere uno degli indagati. Sul suo telefono altre prove agghiaccianti
Il gip per il tribunale dei minori ha firmato l’aggravamento della misura cautelare nei confronti dell’unico minorenne del branco che il 7 luglio ha stuprato una ragazza di 19 anni in un cantiere abbandonato al Foro Italico di Palermo. Il ragazzo era stato affidato in comunità sabato 19 agosto dopo aver confessato la violenza davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia. A quanto si apprende gli inquirenti hanno trovato contenuti sul suo telefono che hanno aggravato la sua posizione. Il 18enne è in viaggio verso l’istituto Malaspina di Palermo.
Lo stupro del 7 luglio
Il 7 luglio avvenne l’agghiacciante stupro di Palermo con sette ragazzi avvinghiati su una ragazza di diciannove anni. Le terribili chat, venute alla luce subito dopo, fecero emergere un quadro terrificante. Subito dopo sono scattati gli arresti dei sette responsabili, tra cui il minore oggi rimandato all’istituto di pena, ed è partita la corsa al video su Telegram, fortemente censurata finanche dal Garante della privacy.
La corsa al video e l’intervento del Garante
Il video che ritrae i sette ragazzi avventarsi sulla giovane( e grazie al quale sono scattati i provvedimenti cautelari) aveva attirato l’attenzione di migliaia di utenti che, attraverso Telegram, avevano tentato di entrare in possesso delle immagini incriminate.
Il Garante della privacy era intervenuto con una nota pubblica nella quale aveva evidenziato che costituisce reato la diffusione di immagini relative ad atti di violenza sessuale ed aveva diffidato Telegram, ricordando le sanzioni previste dal codice penale.
“Iononsonocarne”, la risposta dei vip
Da Alessio Boni a Maria Grazia Cucinotta, da Alessandro Preziosi a Caterina Balivo e Nicoletta Romanoff, da Elonoire Casalegno a Samantha de Grenet numeroso l’elenco dei vip che non ci stanno alla violenza sulle donne e hanno deciso di rispondere con forza e unità, sui social, portando come un solo coro l’hashtag #iononsonocarne. Si tratta di personaggi famosi con un seguito importante, che hanno deciso di “metterci la faccia” e portare il proprio sostegno alla vittima, ma anche a quante hanno subito simili abusi. ‘Donne e uomini non sono carne, #iononsonocarne. Condividete l’hashtag nelle storie con una vostra foto, e taggateci. Facciamo sentire la nostra voce. Noi non siamo carne” si legge negli hashtag. Tra le prime firmatarie Caterina Balivo che ha postato la mano con la scritta dello slogan. Insieme a lei anche Elisabetta Gregoraci, Maria Pia Calzone, Michela Nadreozzi, Adriana Volpe.