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Terremoto istituzionale e proteste di piazza in Libia per l’incontro a Roma fra i ministri degli Esteri libico e israeliano

Terremoto istituzionale e proteste di piazza in Libia per l’incontro a Roma fra i ministri degli Esteri libico e israeliano

Esteri - di Redazione - 28 Agosto 2023 - AGGIORNATO 28 Agosto 2023 alle 12:57

Un incontro a Roma fra il capo della diplomazia israeliana, Eli Cohen e la sua omologa libica, la ministra degli Esteri Najla Mangoush ha provocato un’ondata di proteste popolari senza precedenti in Libia al punto tale che il primo ministro libico, Abdul Hamid Dbeibah, si è visto costretto a sospendere la collega di governo per placare la piazza.

I due Paesi non hanno rapporti diplomatici formali e la notizia dell’incontro a Roma ha fatto scendere in strada in Libia centinaia di manifestanti che hanno mostrato immagini dei due ministri degli Esteri e hanno anche chiesto le dimissioni dell’intero governo libico.

Proteste si sono svolte anche a livello politico e istituzionale. Il presidente del Consiglio presidenziale della Libia, Mohamed Menfi, ha scritto a Dbeibah per chiedere delucidazioni in merito all’accaduto.

Nella lettera di risposta del premier, che al-Wasat Gate riferisce di aver visionato, si legge che l’incontro tra Mangoush e Cohen “non riflette la politica estera dello Stato libico” e si tratta di ‘”una violazione delle leggi libiche che criminalizzano la normalizzazione con l’entità sionista”.

È stata quindi creata una Commissione d’inchiesta presieduta dal ministro della Giustizia per far luce sull’accaduto.

Nel frattempo il ministro libico della Gioventù, Fathallah Abdul Latif Al-Zani, è stato incaricato di dirigere temporaneamente il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Dal canto suo il ministero degli Esteri libico ha affermato che l’incontro di Mangoush con il ministro israeliano a Roma è stato “casuale, informale e non preparato, durante un incontro con il ministro degli Esteri italiano”.

L’incontro, si legge ancora nella nota, “non ha previsto discussioni, accordi o consultazioni, ma il ministro ha affermato in modo chiaro e inequivocabile le richieste della Libia nei confronti della questione palestinese”.

La dichiarazione prende le distanze, “totalmente e dettagliatamente, dall’utilizzo, fatto da parte della stampa ebraica e internazionale” di questo incontro e “dal tentativo di dare all’accaduto il carattere di un incontro, di colloqui o anche di un accordo”.

Dura la reazione del Consiglio di Stato libico che ha espresso il suo “stupore” per l’incontro tra Mangoush e Cohen, considerandolo “un passo che viola le regole del boicottaggio del nemico sionista e viola le decisioni e le posizioni arabe e islamiche”.

Le autorità dello Stato, si chiede, dovranno “adottare urgentemente le misure necessarie per ritenere gli interessati responsabili e per garantire che non ci siano state conseguenze da quell’incontro”.

 

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C'è un commento:

  1. luciano ha detto:

    Libia: diciannovesima Regione del Regno d’Italia…

di Redazione - 28 Agosto 2023