Turista morta ad Amalfi: era presidente della casa editrice di Harry Potter. Lo skipper positivo ai test
Sarebbe risultato positivo ai test tossicologici, ma anche a quelli alcolemici, lo skipper dell’imbarcazione a motore sulla quale si trovava la turista americana morta ieri pomeriggio nello scontro con un veliero, nelle acque di Furore, in Costiera Amalfitana. A riferirlo è l’agenzia di stampa Adnkronos. La donna, Adrienne Vaughan, 45 anni, era la presidente del ramo americano della casa editrice Bloomsbury, famosa per aver pubblicato i romanzi di Harry Potter. Gli accertamenti sulle cause dell’incidente restano in corso.
L’incidente nautico al largo di Furore, in Costiera Amalfitana
Vaughan era in vacanza in Italia con la famiglia: il marito, rimasto lievemente ferito nell’incidente, e i due figli di 12 e 8 anni, rimasti illesi. Oltre a loro, sul motoscafo di sei metri, c’era lo skipper, che a sua volta ha riportato alcune ferite ed è stato ricoverato all’ospedale di Salerno per accertamenti e analisi. Lo scontro è avvenuto con un veliero turistico di 40 metri, che trasportava una ottantina di passeggeri. Nell’impatto la donna, originaria della Virginia, è stata sbalzata fuori dal motoscafo e, secondo quanto emersa, sarebbe finita del vortice dell’elica. Per quanto i soccorsi della Capitaneria di Porto siano stati immediati, per lei non c’è stato nulla da fare: dopo un primo soccorso medico sulla banchina, è stata portata in elisoccorso in ospedale, ma è morta durante il tragitto a causa delle ferite riportate.
La turista morta era presidente Usa della casa editrice di Harry Potter
Secondo quanto ricostruito, Vaughan e la sua famiglia erano arrivati in Italia a fine luglio, dopo essersi fermati a Londra. Il giorno prima dell’incidente, come ha riportato il Messaggero, svelando l’identità della vittima, la famiglia aveva fatto tappa a Roma, visitando le vie del centro e il Colosseo. Vaughan, laureata alla New York University, era presidente di Bloomsbury Usa dal 2021, dopo esserne stata direttore esecutivo. In precedenza, aveva lavorato nel gruppo editoriale della Disney. Era, dunque, una figura di spicco del mondo dell’editoria Usa, che ha affidato il suo sgomento e il suo dolore a numerosi post sui social.