Ucraina, la Nato aggiusta il tiro: “La nostra posizione non è cambiata”. L’India esclude Kiev dal G20
La Nato aggiusta il tiro sull’Ucraina, dopo che ieri il capo della Cancelleria dell’Alleanza, Stian Jenssen, aveva ipotizzato una sorta di scambio tra l’adesione di Kiev e la concessione di una parte del suo territorio alla Russia, come percorso per arrivare alla pace. “Continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura”, è stata la precisazione di un portavoce della Nato all’emittente ucraina Suspilne. Intanto un altro fronte critico si apre dall’India, che non ha invitato Kiev al G20, mentre è confermata la presenza della Russia.
La Nato: “La nostra posizione sull’Ucraina è chiara e non è cambiata”
“La posizione dell’Alleanza è chiara e non è cambiata”, ha aggiunto il portavoce della Nato, ribadendo che per l’Alleanza dovrebbe essere l’Ucraina a decidere quando e a quali condizioni raggiungere la pace e sottolineando che inoltre è ovvio che c’è bisogno di misure di sicurezza che assicurino che la guerra non si ripeta. Kiev aveva bollato l’ipotesi avanzata da Jenssen come “ridicola”.
Kiev non c’è nell’elenco di invitati al G20 in India
Ma mentre il “caso Nato” rientra un altro se ne apre: in queste ore, infatti, è stato pubblicato sul sito del G20 l’elenco formale degli invitati al summit che si terrà il prossimo mese a New Delhi e l’Ucraina non c’è. Dunque, l’India ha scelto di non invitare Kiev. Una decisione tecnicamente legittima, poiché spetta al Paese ospitante stabilire chi convocare o meno, ma politicamente controversa: l’Ucraina aveva partecipato al G20 in Indonesia lo scorso anno e al G7 in Giappone all’inizio del 2023. In totale sono 8 gli Stati non membri che, invece, sono stati invitati. Si tratta di Bangladesh, Egitto, Mauritius, Paesi Bassi, Nigeria, Oman, Singapore ed Emirati Arabi Uniti, oltre alla Spagna Paese non membro ma invitato permanente.