Urso stanzia 300 milioni per le tecnologie del Sud. Finanziata l’intelligenza artificiale

7 Ago 2023 15:19 - di Rosaria Ambrogio
Urso

Urso lancia un assist alle start up meridionali su innovazione e futuro. Un finanziamento corposo per le tecnologie di ultima generazione rivolte al Sud, comprendendo anche l’intelligenza artificiale. Lo ha  stanziato, con trecento milioni di euro, il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che stamani ha firmato il decreto. Il finanziamento è destinato a diventare un moltiplicatore per la capacità di investimento delle imprese, trattandosi di servizi immateriali che possono essere strategici per il Mezzogiorno.

Il provvedimento di Urso e le aree interessate

Il  decreto  promuove l’utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) e, in particolare” materiali avanzati e nanotecnologia, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale”. L’intervento, attivato nell’ambito del Fondo crescita sostenibile e che sarà gestito da Mediocredito Centrale, sarà rivolto a imprese, organismi di ricerca e centri di ricerca delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e prevede , oltre al finanziamento agevolato, la concessione di un contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata sulla base della dimensione dell’impresa proponente. La quota è del 35% per le imprese di piccola dimensione; 30% per le imprese di media dimensione; 25% per le imprese di grande dimensione. Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero con successivi provvedimenti.

L’economista Guida: “Occasione da non perdere”

Roberto Guida, ordinario di economia e top manager del gruppo Marzotto Venture, ha dichiarato che “si tratta di un investimento molto importante. Nella dialettica quotidiana 300 milioni di euro sembrano pochi ma in realtà sono tanti se rapportati agli obiettivi fissati dal governo. Il Sud deve rispondere presente evitando di fare come nel passato quando( si pensi al piano Telcal della Calabria) negli anni 90 furono polverizzati centinaia di miliardi di lire destinati all’informatica che avrebbero potuto rappresentare un salto di qualità notevole”.

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