Virus del Nilo: terza vittima in Italia, 55 casi accertati. Allarme in tutta Europa. Ecco come difendersi
Prime vittime in Italia per il cosiddetto virus del Nilo. Pierangelo Eresti, l’operaio piemontese in pensione della Pantoplastic di Borgolavezzaro, è morto a 82 anni nel reparto Malattie infettive dell’ospedale Maggiore di Novara. Salgono intanto a 55, in Italia, i casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo dall’inizio di maggio. Di questi 2 sono deceduti, entrambi in Lombardia e un, ieri, in Piemone. Lo rileva l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità aggiornato al 10 agosto.
Allarme sul virus del Nilo in tutta Europa
Ma l’allarme è alto in tutta Europa, mentre in Italia aumentano i casi di contagi umani da parte delle zanzare che trasmettono la febbre del Nilo. I vacanzieri diretti nel vecchio continente sono stati allertati per la presenza di questi insetti, che sembrano essere immuni agli spray, e che possono trasmettere il virus del Nilo, una malattia che può causare anche una paralisi. I luoghi di villeggiartura più colpiti sembrano essere la Francia, la Grecia d l’Italia. La zanzara provoca una malattia che un tempo era principalmente associata all’Africa centrale, ma recentemente si è diffusa in tutta Europa e quest’anno ha causato tre morti.
Un paziente contagiato anche in Sardegna
La West Nile Disease è stata confermata da un laboratorio dell’Aou di Cagliari. Il paziente è stato ricoverato con sintomi di febbre, problematiche cognitive e difficoltà motorie. Un uomo di 86 anni, residente a Olbia, si trova ricoverato nell’Ospedale Giovanni Paolo II, nella Struttura Complessa di Medicina Interna che si avvale del supporto infettivologico della nuova Struttura Semplice di Malattie infettive. Al paziente, che al momento del ricovero presentava, tra gli altri, sintomi di febbre, problematiche cognitive e difficoltà motorie, è stata diagnosticata la Febbre del Nilo (West Nile Disease). Si tratta del primo caso umano di contagio del virus in Gallura. La conferma si è avuta in seguito agli esami effettuati nel laboratorio di riferimento, quello dell’Aou di Cagliari.
Il paziente, al momento, è in netto miglioramento complessivo e, in particolare, neurologico. È ancora sotto controllo da parte dei medici e del personale e prosegue la terapia di supporto, compresa la riabilitazione fisioterapica.