Calenda: “Non voglio distruggere il Pd. La Schlein vira tutto a sinistra, io parlo ai riformisti”

11 Set 2023 10:11 - di Eugenio Battisti

“C’è grande fermento intorno ad Azione. Altri arrivi ci saranno dagli stessi partiti da cui già ci sono stati. Mi fermo qui”. Carlo Calenda, intervistato da Repubblica, parla ben volentieri degli ultimi acquisti.  A partire dall’ex ministra Elena Bonetti che ha lasciato Renzi per approdare in Azione. Ma non è l’unico colpaccio. Anche dal Pd in tanti scappano verso lidi centristi e Calenda ringrazia.

Calenda: il Pd di Schlein parla alla sinistra radicale

“Nessuna Opa ostile. Non ho mai voluto distruggere il Pd”, dice Calenda a proposito dei 31 tra amministratori e dirigenti dem arrivati in Azione. “Però il Pd di Schlein si è spostato molto verso la sinistra radicale. Mentre noi siamo interessati a costruire un’area repubblicana composta da liberal democratici, popolari e riformisti che abbia come bussola la cultura di governo. Vedo invece difficile una convivenza nel Pd di anime così diverse“.

I 5Stelle sono una minaccia per i dem

Il flirt della Schlein con i 5Stelle è stato un clamoroso errore. “Da quando i Dem, insieme a Renzi, hanno scelto di salvare i 5S con il Conte 2 hanno costruito un nemico a sinistra. E, come diceva l’antico detto radicale francese “pas d’ennemi à gauche”. Il Pd ha oggi il suo principale concorrente nei 5S. Basti vedere gli applausi alla Festa dell’Unità di Ravenna a Giuseppe Conte”.

Noi parliamo al Pd che si ispira a Draghi

Il Pd – spiega Calenda – è diviso in un pezzo più vicino a Conte che a Draghi e in un altro pezzo più affine a Draghi che a Conte. “Noi puntiamo a rappresentare chi si ispira all’esperienza Draghi nel Pd”. IDifficile lavorare con Elly. “La sua idea di ambiente, diritti e economia è molto radicale per una parte degli elettori e della classe dirigente del Pd”.

A Renzi dice “auguri, ma non ha un progetto”

Non è tenero con l’amico-nemico Renzi. “Auguri”, dice a proposito del nuovo centro lanciato dal leader di Italia Viva. “Ma non è un progetto politico è un cartello elettorale per superare lo sbarramento. Per ora ha risposto solo Mastella. Ma cosa c’è di riformista in Mastella?”. La nostra opposizione non valuta le cose a seconda di chi le propone, spiega orgoglioso Calenda. “Se riteniamo l’abolizione del reato di abuso d’ufficio, votiamo il provvedimento del ministro Nordio”.

Europee, top secret sulle alleanze

In vista delle europee conferma un grande ottimismo, convinto di rosicchiare voti a Forza Italia e ai delusi del Pd.  Top secret sulla alleanze. “All’inizio di ottobre decideremo: stiamo parlando con +Europa di Riccardo Magi e con i liberal democratici europei che siedono in Renew Europe”.

 

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