Colosseo, Sangiuliano rimedia ai danni di Franceschini: arrivano i biglietti nominali anti-truffe
Il Pd sta montando da giorni una polemica pretestuosa e ridicola contro il governo e in primis contro il ministro della Cultura Sangiuliano sul problema dei biglietti per il Colosseo. Che lievitano online per via del bagarinaggio. Il partito della Schlein non perde occasione di mettersi nel ridicolo anche in questa occasione prendendo in giro gli utenti. I biglietti vengono venduti a prezzi tre volte superiori su circuiti paralleli; e adesso infatti cinque società sono finite nel mirino dell’Antitrust. Nell’attesa che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato si pronunci, l’assessore del Pd al Turismo di Roma, Alessandro Onorato mette su una polemica col ministro della Cultura; addossando a lui la responsabilità di questo danno d’immagine che il sito più famoso al mondo starebbe procurando all’Italia. Gli risponde per le rime Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Trasparenza.
Biglietti “dopati” al Colosseo: il Pd attacca Sangiuliano ma fa autogol
“Oggi l’Assessore Onorato ha pensato bene di sollevare un polverone sulla vicenda dei biglietti per accedere al Colosseo; inscenando una polemica che ci dà la possibilità non solo di raccontare cosa stia facendo il Ministro Sangiuliano per risolvere il problema. Ma soprattutto di dire chi siano i veri responsabili di questa situazione: ossia l’ex ministro Franceschini e ovviamente il Pd”. Un autogol per i Pd: “Abbiamo ereditato questo disastro dalla gestione Franceschini. Tristemente nota per i tanti ricorsi e vertenze con le quali ci stiamo ancora confrontando- attacca Rocca-. Pertanto, informiamo l’Assessore Onorato che non solo stiamo riparando ai danni fatti dal partito di cui fa parte; ma che arriveremo al biglietto nominativo così da evitare qualsiasi situazione di bagarinaggio o acquisto improprio da parte dei grandi gruppi”.
Biglietti Colosseo, Rocca (FdI): “Pd ridicolo. Il disastro è di Franceschini”
“Del resto – aggiunge- in soli 10 mesi è difficile riparare ai disastri di 7 anni di Franceschini e company. Piuttosto, Onorato, se è veramente preoccupato dell’immagine della città, si preoccupi di riportare il decoro per le strade di Roma: ormai invase di rifiuti, topi, blatte, gabbiani e cornacchie. Per non parlare dei continui disservizi del trasporto pubblico locale. E’ quanto mai paradossale lamentarsi di un sistema di bigliettazione messo in piedi dal suo stesso partito – conclude Rocca -. E chiudere gli occhi davanti al degrado nel quale versa la Capitale”.
FdI stronca la polemica: “Sangiuliano sta già rimediando ai danni di Franceschini. Ecco come
Al Colosseo la vocazione originaria era proprio quella per lo spettacolo. E difatti è quello che sta facendo il Pd: dare spettacolo. Il ministero dei Beni culturali, guidato da Gennaro Sangiuliano, ha fatto sapere che è pronto a introdurre la soluzione al problema: il biglietto nominale per accedere al monumento più famoso e più visitato al mondo. Ecco la misura anti-truffa: “Si sta ponendo rimedio ai ritardi del passato, perché puntiamo a introdurre il biglietto nominativo dietro presentazione di un documento di riconoscimento valido; come accade per gli incontri di calcio”. E poi ancora, sempre il Mic, ha deciso che “una quota dei titoli di ingresso deve essere riservata alla vendita in loco; nel giorno in cui i turisti intendono visitare il Parco Archeologico del Colosseo”. Lo riporta il sito di Repubblica. Insomma, allo studio c’è un vero e proprio giro di vite contro quelle società, soprattutto con sede all’estero che utilizzano sistemi automatici: i cosiddetti bot, per acquistare in blocco i biglietti; per poi rivenderli su circuiti paralleli fino a 51 euro e in alcuni casi anche di più. Per questo, secondo le nuove, quando entreranno in vigore, “ogni persona potrà acquistare un solo biglietto”.