Conte “rosica” per la cena di Meloni con ministri ed eletti: vietato sorridere per i tristi grillini…
Vietato riunire a cena eletti e ministri per battezzare la ripresa dell’anno politico dopo la pausa estiva. E compattare la squadra prima della complicata stagione che si apre con la sessione di bilancio. Almeno a giudicare dalle parole di Giuseppe Conte, che ha bollato con malcelato sdegno l’evento conviviale con Giorgia Meloni a Roma al Palazzo Brancaccio, a due passi dal Colosseo.
Cena della Meloni, Conte fa le pulci al selfie
L’ex avvocato del popolo, decisamente a corto di argomenti, punta l’indice contro il clima di “grande euforia” che avrebbe caratterizzato, orrore, il convivio degli avversari. “Giorgia Meloni ha riunito ieri Fratelli d’Italia in un clima di grande euforia. Ha poi pubblicato questo selfie con sorrisi e abbracci”, scrive su Instagram il leader 5Stelle. “Dopo quasi un anno al governo -0.4% di Pil, sbarchi di migranti raddoppiati, -73mila occupati, nessuna misura per frenare il carospesa e le rate dei mutui che aumentano del 75%, tagli agli aiuti contro il caro carburante. Ma qual è il motivo di tanta allegria? Loro ridono, l’Italia piange”.
“Troppa euforia, l’Italia piange…”
Davvero un’ottima occasione per tacere. Dopo gli attacchi scomposti alla premier, le pulci quotidiane alle dichiarazioni di questo o quel ministro, i processi al look, arriva la polemica patetica sulla cena al Brancaccio. Dove sarebbe lo scandalo? Certo l’autoscatto ‘incriminato’ fotografa sorrisi e non musi lunghi. È disdicevole? Qualcuno degli ospiti è un po’ abbronzato, a Conte non piace? “Pronti per una nuova stagione di lavoro, per far tornare grande l’Italia”, recita la didascalia. È irriverente?
Menù tricolore, saluti e l’autoscatto di gruppo
La cena non nasconde regie occulte né esibisce lussi sfrenato, Conte può stare tranquillo. Si è trattato di un sobrio incontro conviviale della premier con la squadra di parlamentari e ministri, organizzato dai presidenti di Camera e Senato Foti e Malan prima dell’apnea autunnale. Circa 200 presenti (tutti paganti, 40 euro a testa), menu tricolore (calamarata di Gragnano burrata e pistacchio, guancia di manzo; fassona piemontese brasata con verdure di stagione; tiramisù. ), saluti, scambi di opinioni, incoraggiamenti.
Nessun comizio finale, “mi mancate…”
Niente microfono e nessun intervento conclusivo per evitare l’effetto-comizio, Giorgia Meloni ha preferito fare il giro dei vari tavoli fermandosi a chiacchierare un po’ con tutti. Poi quelle parole “mi mancate”, rivolte ai parlamentari e, prima di andar via, la foto finale di gruppo.
Tra gli ospiti, ministri, sottosegretari e big
Tra gli ospiti i ministri Calderone, Fitto, Roccella, Abodi, Ciriani, Sangiuliano e Santanchè. Presenti anche i sottosegretari Fazzolari, Delmastro, Gemmato e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. Immancabile il presidente del Senato Ignazio La Russa, che arriva a cena inoltrata.