Covid, circolare per ospedali e Rsa: tamponi a chi presenta sintomi. Vaia: attenzione ma nessun allarme

8 Set 2023 17:56 - di Redazione

Nuove disposizione per i tamponi Covid per l’accesso ai Pronto soccorso e nelle Rsa. La circolare della direzione Prevenzione del ministero della Salute, firmata dal direttore Francesco Vaia, “esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico” e “al fine di rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale”, raccomanda che “per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con Covid-19 al triage effettuato all’accesso al Pronto soccorso non è indicata l’esecuzione del test per Sars-CoV-2”.

Per i pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 “è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2. Laddove possibile, è opportuno attivare/mantenere un percorso più ampio di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di altri virus, quali ad esempio: virus influenzali A e B, Vrs, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus”.

E ancora: per i pazienti “che all’anamnesi dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato Covid-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2”, sottolinea la circolare. “Per i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, Rsa) è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2″, prosegue il documento.

Per quanto riguarda le Rsa, le strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, “agli ospiti che devono accedere (nuovi ingressi, trasferimenti) alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2 al momento dell’accesso presso la struttura”, sottolinea la circolare.

Quanto al contenimento dei contagi, le misure di igiene e di protezione personale, la circolare dettaglia: “Fermo restando il rispetto delle misure di igiene e protezione personale, utili alla riduzione del rischio di trasmissione dei virus respiratori, i visitatori/accompagnatori che presentano sintomi compatibili con Covid-19 devono evitare di accedere alle succitate strutture; gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria che presentano sintomi compatibili con Covid-19 devono evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture”.

Sul fronte Covid-19 “l’attuale andamento clinico-epidemiologico – specifica Francesco Vaia – non desta allarme, ma richiede attenzione e misure di prudenza“. E aggiunge: “Il ministero, nell’interesse primario della tutela dei cittadini più fragili, si muove in una duplice direzione: da una parte misure di protezione e prevenzione per la tutela e sicurezza sia dei pazienti che degli operatori e dall’altra predisposizione di una campagna di vaccinazione annuale che punti a proteggere coloro che in passato sono stati più colpiti da Covid: anziani, fragili, immunocompromessi”.

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