Dottrina Mitterrand: la famiglia di Michele Granato ucciso dalle Br ricorre alla Corte Europea
È stato presentato da parte dei familiari di Michele Granato, l’agente di polizia ucciso dalle Brigate Rosse il 9 novembre del 1979 a Roma, un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Una iniziativa, promossa dall’avvocato Walter Biscotti, legata alla sentenza del 28 marzo con cui la Corte di Cassazione francese ha reso definitivo il diniego alla richiesta di estradizione presentata dallo Stato italiano, nei confronti dei 10 terroristi italiani, riparati e impuniti in Francia grazie alla dottrina Mitterand. Il ricorso sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa fissata per il 13 settembre alle ore 11 nella sede dell’associazione della Stampa Estera a Roma.
L’omicidio di Michele Granato
Michele Granato fu ucciso con numerosi colpi d’arma da fuoco in un agguato rivendicato dalle Brigate rosse. Faceva parte di un nucleo di Polizia giudiziaria impegnato nel contrasto del terrorismo. Era solito agire in borghese per raccogliere notizie in zone di Roma spesso frequentate da simpatizzanti o militanti di gruppi della eversione di sinistra. Fu ucciso il 9 novembre del 1979. Aveva appena 24 anni. I dieci italiani appartenenti a gruppi del terrorismo di sinistra e non estradati dalla Francia, gli ultimi di una lunga serie, sono Giovanni Alimonti, Luigi Bergamin, Enzo Calvitti, Roberta Cappelli, Massimo Di Marzio, Giovanni Manenti, Marina Petrella, Giorgio Pietrostefani, Sergio Tornaghi e Raffaele Silvio Ventura.
La “Dottrina Mitterrand”
La dottrina prende il nome del presidente socialista francese François Mitterrand ed era diretta a non concedere l’estradizione a persone imputate o condannate, in particolare italiane, ricercate per «atti di natura violenta ma d’ispirazione politica», contro qualunque Stato, purché non diretti contro lo Stato francese, qualora i loro autori avessero rinunciato a ogni forma di violenza politica, concedendo di fatto un diritto d’asilo a ricercati stranieri che in quel periodo si rifugiarono in Francia.
I beneficiari, da Toni Negri a Oreste Scalzone
Tra i beneficiari della dottrina dell’ex inquilino dell’Eliseo, Cesare Battisti(ora in carcere in Italia), Toni Negri, Oreste Scalzone, Franco Piperno, Lanfranco Pace. Molti di questi oggi sono liberi cittadini. Alcuni, come Franco Piperno, uno dei fondatori di Potere Operaio, hanno avuto l’insegnamento universitario in Italia e hanno occupato ruoli istituzionali(assessore comunale a Cosenza). Altri fanno gli autori televisivi.
La sentenza di marzo della Cassazione francese
A fine marzo la Cassazione francese aveva confermato la decisione della Corte d’appello di negare l’estradizione dei dieci terroristi ancora ospitati a Parigi e richiesta dal governo italiano. Anche in questo caso un’anomalia, considerato che l’uniformità europea in relazione a reati condivisi dai singoli Paesi non avrebbe dovuto conoscere un diniego. E forse è proprio su queste basi che la famiglia Granato chiederà la pronuncia della Cedu.