Ecr a Scilla, oggi l’intervento dei ministri. Il ruolo dei Conservatori nella nuova Europa

2 Set 2023 9:09 - di Redazione
Ecr

A Scilla, in Calabria, la Convenzione di Ecr, il partito dei conservatori europei cui aderisce il partito di Giorgia Meloni, entra nel clou dei lavori, dopo la giornata di ieri che ha visto la ‘trasferta’ dei partecipanti a Reggio Calabria, per una visita al museo della Magna Grecia, dove sono esposti i Bronzi di Riace. Attesi in giornata gli interventi dei ministri Raffaele Fitto, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci e Marina Elvira Calderone. Panel anche con i sottosegretari  Patrizio La Pietra, Andrea Delmastro e Wanda Ferro. Con loro il copresidente del gruppo ECR Nicola Procaccini, il capo-delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza e l’eurodeputato di Fdi Denis Nesci. A prendere la parola anche il presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo. Durante la giornata di oggi sarà proiettato un video di saluti della Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. Il meeting, dal titolo ‘Se cresce il Sud, cresce l’Italia, cresce l’Europa’, conta oltre 600 delegati, con un terzo delle presenze che arrivano da altri paesi europei, è organizzato dall’eurodeputato Nesci e dal deputato e segretario generale di Ecr, Antonio Giordano.

I Conservatori al lavoro per le europee del 2024: il ruolo di Ecr

La convention di Scilla, che arriva dopo l’altro appuntamento italiano di giugno ad Ischia, rientra tra le attività di “Ecr party” dedicate all’approfondimento di temi e questioni rilevanti, come appunto il ruolo del Sud nel Continente, proiettati alle elezioni europee del 2024. I Conservatori e Riformisti europei, guidati da Giorgia Meloni, puntano decisamente a cambiare la geografia politica continentale mandando in soffitta l’alleanza tra popolari e socialisti e riproponendo il modello italiano come soluzione politica vincente. Una nuova maggioranza con i popolari e con i gruppi liberali è il crocevia per disegnare un’Europa che sappia veramente sostenere i singoli Paesi e porsi come interlocutrice anche nei processi di pace per il conflitto in corso in Ucraina. Il Sud deve recitare un ruolo di primo piano, e la scelta di Scilla lo testimonia, per non perdere le occasioni connesse ai fondi di coesione e partecipare realmente alle dinamiche di crescita e di sviluppo.

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