Ecr party, successo della convention di Scilla. Giordano: “Avviciniamo l’Europa ai cittadini”
Si è conclusa a Scilla, la tre giorni dell’Ecr party, la convention dei Conservatori e Riformisti europei sbarcata in Calabria e appuntamento ormai a cadenza mensile in tutto il continente. Diversi gli interventi di rappresentanti del governo, di delegati provenienti da tutta Europa, della presidente dell’assemblea legislativa, Roberta Metsola. Dopo l’incontro di Ischia di giugno, la Calabria è stata protagonista di una discussione ampia, che ha avuto i ponti (sia quello che sarà realizzato sullo Stretto e che collegherà la regione con la Sicilia, sia quelli metaforici connessi alle relazioni) come argomento principale di discussione.
Giordano: “Ecr punto di riferimento del dialogo”
Antonio Giordano, deputato e segretario di Ecr, ha voluto innanzitutto ringraziare, “l’onorevole Denis Nesci, europarlamentare calabrese, che ha fortemente insistito affinché la Calabria fosse teatro di un appuntamento che si è rivelato strategico per definire il concetto di Europa”. Giordano ha messo in evidenza come il tema dei ponti sia “certamente legato alla grande opera voluta dal governo Meloni che unirà le due regioni ma anche al ruolo dimensionale del Mediterraneo, che noi abbiamo plasticamente rappresentato, evidenziando come l’Italia abbia una connotazione ideale per cogliere i bisogni di dialogo che sono essenziali per uno sviluppo condiviso”. “Il Sud, sia inteso come la nostra Nazione – ha detto Giordano – che come area complessiva del Mediterraneo è un ponte verso l’Africa e verso politiche, come il Piano Mattei, che devono necessariamente vedere un coinvolgimento fattivo dell’intera Europa”.
“Far conoscere i territori”
Antonio Giordano ha precisato che, “l’Ecr party di Scilla non è stata una manifestazione in vista delle elezioni europee, ma il continuum di un impegno che ci ha visto presenti in Bulgaria, in Croazia, in Grecia, in Inghilterra, in tutti i Paesi europei”. “Abbiamo visitato insieme il museo che ospita due capolavori come i Bronzi di Riace, a Reggio Calabria – ha detto il segretario di Ecr – come momento di convivialità e di conoscenza della bellezza, che è esso stesso un messaggio implicito di unità e che i Conservatori vogliono diffondere nella consapevolezza di percorrere un cammino unitario”.
” Unire Baltico e Mediterraneo”
Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi analizzato le questioni che riguardano l’Europa, partendo dal Baltico al Mediterraneo. “Si tratta di due orizzonti lontani geograficamente- ha detto- ma unite dal destino comune di realizzare modelli di pace e di convivenza. I ponti, da ogni punto di vista, vanno costruiti bene e con una capacità di ragionamento complementare, perché l’Europa, nel rispetto di ogni singola identità, possa parlare l’unico linguaggio della crescita, del benessere collettivo e della tolleranza”.
“Due regioni importanti saldate da un’alleanza”
Sul Ponte dello Stretto, che il governo Meloni ha sbloccato, Antonio Giordano ha aggiunto che, “unirà due regioni importanti: una, insulare, l’altra peninsulare, saldandole in un progetto di comunicazione che potrà sia legarsi al resto d’Europa, sia guardare all’Africa. L’importanza del Piano Mattei e la sua fermentazione nel continente potranno dare ancora più rilevanza a questa opera infrastrutturale”.
“Conservatori impegnati nella partecipazione”
Giordano ha voluto sottolineare come gli Ecr party abbiano, “lo scopo reale di avvicinare l’Europa ai territori puntando sulla partecipazione come elemento fondamentale di conoscenza: è questa la sfida che abbiamo raccolto da tempo e che ci vede impegnati in un itinerario che raccoglie consensi ed entusiasmi e che guarda con occhi nuovi al futuro prossimo”.