Europee, Fidanza: “L’Ecr punta al 30%. Salvini è un alleato, l’ingresso di Orban non è in agenda”

5 Set 2023 12:03 - di Stefania Campitelli

Vento in poppa per Fratelli d’Italia alla conquista di Strasburgo. “Gli ultimi sondaggi ci danno al 30 per cento. Puntiamo a consolidarli per diventare tra le più numerose delegazioni all’Europarlamento. E per far crescere il partito dei Conservatori e riformisti europei”. Così in un colloquio con la Stampa Carlo Fidanza, capogruppo di Fdi al Parlamento europeo.

Europee, Fidanza: i sondaggi ci danno al 30%

FdI punta a fare da traino del Partito dei conservatori e riformisti (Ecr) di cui Giorgia Meloni è presidente. E conquistare la maggioranza dell’Europarlamento. L’eventuale ingresso nel premier ungherese Viktor Orban, invece,  non è in agenda. “C’è un rapporto personale tra Meloni e Orban”, dice Fidanza. “E su tanti temi la vediamo allo stesso modo. Sulla guerra in Ucraina invece abbiamo posizioni distanti e i nostri alleati polacchi non accettano ambiguità. Questo è il problema che finora ha impedito l’ingresso di Orban nei Conservatori e la situazione ad oggi non è cambiata”.

L’ingresso di Orban oggi non è in agenda

Di Orbán – questo il messaggio – “ragioneremo più avanti, insieme ai polacchi e agli altri alleati”. Altro tema sul tappeto in vista del voto di giugno è il posizionamento della Lega. Nel dialogo tra Popolari e Conservatori può rientrare anche Identità e democrazia, il partito europeo di Salvini?

La Lega è un alleato naturale ma non tutto Id

“L’obiettivo è scardinare l’alleanza tra Popolari e Socialisti – spiega il capogruppo di FdI – e avere una maggioranza di centrodestra a Bruxelles. In questo schema, la Lega è un nostro alleato naturale. Ma non è semplice allargare il discorso a tutta la famiglia di Identità e democrazia. Al suo interno c’è Marine Le Pen, che sta facendo un percorso. Mentre con i tedeschi di Afd è difficile, perché restano congelati su posizioni di ultradestra e filo-russe, incompatibili con noi”. L’idea – chiarisce Fidanza – “è quella di allargare a singole delegazioni, non a interi partiti”.

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