Fazzolari: “Niente sconti sull’immigrazione. Finanziaria condizionata dagli sperperi di Conte”
Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed uomo chiave del governo e di FdI, in un’intervista a Libero parla a 360 gradi dell’attualità iniziando dalla questione migranti. “So che l’elettorato è deluso e che avrebbe voluto risultati immediati. Ma vogliamo risolvere il problema in modo definitivo, anche se servirà tempo per invertire la rotta dopo anni di politiche immigrazioniste della sinistra. Nel Consiglio dei ministri di lunedì sarà intanto approvata una forte novità: chi sbarca illegalmente in Italia sarà trattenuto in centri sorvegliati per un periodo che potrà arrivare a 18 mesi. Chi non otterrà la protezione internazionale sarà direttamente espulso. Un forte disincentivo alle partenze”.
Fazzolari: “Qualcuno in Europa si preoccupa dei nostri successi”
Nell’intervista a Libero, Fazzolari parla anche del possibile blocco navale: “È l’unica vera soluzione, come abbiamo sempre detto. I fatti ci danno ragione, bisogna fermare la massa di immigrati illegali alla partenza, grazie a una missione Ue fatta in accordo con gli Stati del Nord Africa. Senza i soldi promessi, la Tunisia ha difficoltà a far funzionare le proprie forze di polizia e la guardia costiera. È un dato di fatto. E certo non aiutano i continui attacchi al governo tunisino della sinistra europea che vorrebbe dichiarare la Tunisia uno Stato dove non è possibile trattenere gli immigrati o rimpatriare chi arriva in Italia”.
Il sottosegretario risponde alla domanda se non vi sia il sospetto che qualcuno tema il successo di Fdi e Meloni in vista delle europee e di possibili cambi di scenario a Bruxelles: “Diciamo che il governo Meloni preoccupa più d’uno in Europa. Se l’Italia dimostra che un esecutivo conservatore, composto da diverse forze di centrodestra, può far bene, si può creare un effetto a catena in diversi Stati europei che potrebbe cambiare gli equilibri dell’attuale Ue”.
La verità sul Pnrr
Nessun problema in materia di Pnrr anche se gran parte dei soldi bisognerà restituirli, precisa Fazzolari. “Siamo stati la seconda nazione in ordine di tempo a incassare la terza rata. In più la Commissione ci ha consentito di rimodulare il Pnrr, come avevamo chiesto fin dall’inizio. Era indispensabile farlo perché abbiamo ereditato un piano con grandi criticità, pieno anche di progetti inutili. Le difficoltà incontrate con la Commissione erano su questo. Vorrei ricordare che dei 191 miliardi presi, 122 li dovremo restituire e questo limita gli spazi di manovra in legge di Bilancio, perché comunque incidono sui parametri di deficit e debito pubblici. Certo, chi governava allora ha potuto dire che portava in Italia un sacco di soldi…”.
Legge di bilancio condizionata dal Superbonus: misure per i ceti deboli
Sulla prossima manovra di bilancio, Giovanbattista Fazzolari fa un’analisi compiuta: “Dobbiamo fare i conti con la voragine dei bonus edilizi provocata da Conte, mister tutto gratis. Costerà allo Stato una cifra spropositata, già quantificata in 140 miliardi, importo destinato a salire. Questo per ristrutturare meno del 4% degli immobili italiani, per lo più seconde case e abitazioni di pregio. Una misura che è andata a vantaggio soprattutto dei più ricchi ma pagata con i soldi di tutti. Il problema è sorto a causa di norme concepite male e scritte peggio. La follia di un bonus superiore al 100%; la cedibilità illimitata dei crediti; meccanismi di controllo inadeguati. E peggio di ogni altra cosa, norme criminogene che hanno generato miliardi di crediti irregolari. Un regalo a cinque stelle per truffatori”. Ci sarà, pero, “il taglio del cuneo fiscale: siamo fieri di aver messo più di 100 euro al mese nella busta paga di chi guadagna fino a 35mila euro, di aver esteso la flat tax agli autonomi, di aver avviato la riforma fiscale”.
“Piena sintonia nel governo: L’Italia oggi è rispettata”
Poi, l’analisi sul governo e le dinamiche europee, partendo da Le Pen a Pontida: “Nel centrodestra italiano coabitano famiglie politiche diverse. Lega e Le Pen sono alleati da molto tempo, non ci trovo nulla di sorprendente, Sul tema immigrazione, come su tutti i principali dossier, c’è piena sintonia tra i membri del governo. Io non ho letto nessun attacco al governo ma come una difesa di Salvini, che sta subendo un processo politico e ingiusto”.
Un ultimo accenno alla politica internazionale: “Molti hanno difficoltà a comprendere che noi siamo veri patrioti e le nostre scelte, a livello nazionale e internazionale, sono fatte seguendo questa unica bussola. Oggi questo vuol dire stare a testa alta all’interno delle nostre alleanze occidentali, dimostrando che l’Italia è tornata ad essere una Nazione seria ed affidabile. A partire dal pieno sostegno all’Ucraina davanti alla guerra di aggressione imperialista della Federazione russa. La difesa dell’identità e dei valori occidentali è sempre stato un elemento che ha caratterizzato le battaglie politiche di Fdi e di Giorgia Meloni”.