Fazzolari: per la manovra dovremo fare i conti col fardello Superbonus. Ci costa oltre 100 miliardi

4 Set 2023 20:08 - di Redazione

“Dobbiamo fare i conti con il fardello del superbonus, erano previsti 36 miliardi di spesa, siamo oltre 100 e considerando il complesso dei bonus edilizi introdotti dal governo Conte due siamo a oltre 140 miliardi, senza contare le molte irregolarità che sono state trovate”. Così, in un’intervista al Tg1, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di governo Giovambattista Fazzolari. 

Il fardello del Superbonus

Che continua a puntare l’indice contro il superbonus difeso da Giuseppe Conte, additandolo come responsabile di effetti negativi sui conti pubblici. Al punto che anche Giancarlo Giorgetti ha preannunciato una manovra prudente indicando tra le cause anche il peso del superbonus sulle casse dello Stato.

“La congiuntura economica internazionale è complessa – ha detto ancora Fazzolari – ma per fortuna il Pil italiano sta crescendo più del resto dell’eurozona e i dati occupazionali sono i migliori degli ultimi 14 anni. Comunque la nostra intenzione è di continuare a puntare su crescita e lavoro a partire dalla conferma del taglio del cuneo fiscale”.

Calandrini: la manovra sarà prudente

“La legge di Bilancio che ci approntiamo a varare – spiega il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio – sarà orientata alla prudenza, per la congiuntura economica che ci troviamo ad attraversare ma anche perché è arrivato il momento di pagare il conto, salato, di misure varate dal governo precedente i cui costi si sono rivelati di molto superiori rispetto ai benefici prodotti. Penso al Superbonus 110% e allo stesso reddito di cittadinanza. Questi però, per un governo che ha fatto della concretezza la sua via maestra, non rappresenteranno degli alibi ma solo dei nuovi ostacoli da superare”.

“Già molto è stato fatto – rivendica il parlamentare – come fermare il reddito di cittadinanza senza dimenticare di sostenere le italiane e gli italiani davvero in difficoltà e impossibilitati a entrare nel mondo del lavoro, oppure chiedere alle banche un contributo per gli extraprofitti registrati negli ultimi mesi. Anche l’inflazione sta dando un po’ di respiro e tutto questo libera delle risorse che saranno destinate a chi è stato maggiormente colpito dal carovita e a chi in questa nazione produce, garantendo occupazione e salari”.

 

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