Fazzolari smonta le fake su spread e mercati: “I dati parlano da soli, il governo suscita fiducia”

30 Set 2023 12:29 - di Natalia Delfino
fazzolari

Da una parte c’è “la propaganda”, all’altra ci sono “i fatti”, che sono “più importanti” e danno ragione al governo. In un’intervista a Milano Finanza il sottosegretario con delega all’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, rimette in ordine i dati sugli indicatori economici, a partire dallo spread, che in questi giorni sono stati utilizzati da sinistra e giornaloni per sostenere la tesi di un governo in bilico, addirittura agitando lo spettro dell’esecutivo tecnico. “Il governo è arrivato con uno spread a 230 mi sembra. E all’epoca nessuno si era preoccupato mi pare…”, ha ricordato Fazzolari, sottolineando che “la Borsa rappresenta un termometro della fiducia dei mercati nel governo e dello stato di salute dell’economia nazionale” e “i mercati si sentono sicuramente rassicurati dal governo Meloni, percepito come affidabile, serio e stabile”.

Fazzolari smonta le fake su spread e tenuta del governo

“E – ha proseguito – si sentono rassicurati da quanto fatto sinora dall’esecutivo, con buona pace di quanti hanno tentato di spaventare i mercati e le cancellerie estere parlando di centrodestra pericoloso e inaffidabile”. “I fatti sono più importanti della propaganda”, ha quindi commentato il sottosegretario, ricordando anche che “con il mondo imprenditoriale abbiamo un dialogo costante e costruttivo, remiamo nella stessa direzione. Per quanto riguarda i mercati, i dati che hanno fatto registrare da quando il governo è in carica parlano da soli. Stanno ad indicare una grande fiducia in questo governo che, accompagnata alla fiducia degli italiani, ci incoraggia a perseguire sulla strada che abbiamo intrapreso”.

“La verità è che l’economia italiana sta andando meglio di quanto ci si aspettasse”

Quello che si registra, ha osservato ancora Fazzolari, è “un rallentamento evidente e atteso, anche dalla Commissione europea che da inizio a fine 2022 ha ridotto di 2 punti percentuali la crescita media 2023 prevista per le nazioni dell’Unione. La verità è che l’economia italiana sta andando meglio di quanto ci si aspettasse”.

Dal governo “una politica di sostegno ai redditi reali delle famiglie”

L’esponente di FdI, quindi, si è soffermato sulla manovra nella quale “confermeremo il taglio del cuneo contributivo, che già quest’anno ci ha permesso di aumentare le buste paga dei lavoratori con redditi medio-bassi di oltre 100 euro al mese, e daremo avvio alla prima fase della riforma del fisco iniziando dall’intervento sul primo scaglione Irpef”. “Il rallentamento dell’economia in corso e l’andamento dell’inflazione – ha chiarito – richiedono una politica di sostegno ai redditi reali delle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi, ancora più incisiva di quella sinora realizzata. Per questo proseguiremo anche sulla strada dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento alla sanità”.

Le priorità già indicate nella Nadef

“Non sarà una legge di bilancio semplice, come del resto non lo è stata la precedente quando abbiamo dovuto destinare buona parte delle poche risorse disponibili a contrastare l’emergenza del caro energia. Questa volta – ha chiarito – si aggiunge anche il fardello dei maggiori interessi sul debito, che da soli valgono più o meno la metà di quanto vale solitamente una manovra, e la catastrofe annunciata dei bonus edilizi”. “Sicuramente, come abbiamo confermato nella Nadef, concentreremo le risorse su alcune priorità che fanno parte del programma di coalizione e che – ha concluso Fazzolari – sono avvertite come tali anche dagli italiani: famiglie e natalità, redditi e pensioni più basse, avvio dell’attuazione della delega fiscale per ridurre il carico fiscale su cittadini e imprese, lavoro, imprese e sviluppo economico, sanità”.

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