Forza Italia, la mossa dei figli di Silvio Berlusconi: ripianano i 90 milioni di debiti del partito
I figli di Berlusconi sono pronti a fare la loro parte per garantire la tenuta di Forza Italia. Nessun impegno diretto in politica, almeno per ora. La discesa in campo di Marina o Piersilvio in vista delle europee resta una suggestione. Ma si accolleranno gli oltre 90 milioni di euro prestati in passato al partito dal padre, che di fatto risulta ancora il principale finanziatore azzurro.
Il prestito da 90 milioni di euro firmato da Berlusconi sarà coperto dai figli
Il “soccorso” della famiglia del Cav, raccontano, nel frattempo si limiterà a questo. Da qui la necessità della segreteria Tajani di trovare fonti di finanziamento alternative (il 2xmille non riesce a decollare) e di imporre il pugno duro contro i morosi, ovvero tutti i parlamentari e consiglieri regionali forzisti che non versano la quota mensile di 900 euro e l’una tantum per la candidatura elettorale (30mila euro per un seggio in un collegio plurinominale).
La stretta contro gli inadempienti (chi non si mette in regola, saldando anche gli arretrati, verrà sanzionato con la decadenza dagli incarichi di partito), a quanto si apprende, sarà inserita nello statuto forzista con una disposizione ad hoc, anche con il placet degli eredi dell’ex premier, e dovrebbe approdare all’odg del Consiglio nazionale convocato a Paestum il primo ottobre, in occasione del B day.
Sono ormai lontani i tempi d’oro, quelli delle campagne elettorali faraoniche, con esborsi milionari attinti da una cassa senza fondo. Dopo la scomparsa del fondatore, il partito dovrà camminare con le proprie gambe: toccherà agli ‘eletti’ ma pure ai militanti azzurri, mettere mano alla tasca per sostenere l’attività politica del partito o trovare finanziatori privati. Negli ultimi anni, a seguito dell’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, Berlusconi aveva dovuto stringere i cordoni della borsa ma non ha mai chiuso i rubinetti.
Fino a quando Marina e Piersilvio si accollerano i debiti del partito?
‘Ora la musica è cambiata”, dice all’Adnkronos un big forzista. E a pesare sui conti sempre rossi del partito resta innanzitutto l’incognita dei soldi che potrebbe condizionare gli scenari futuri: senza il sostegno finanziario del ‘Capo’ si rischia di chiudere? Assodato che il testamento di Berlusconi non aiuta a sciogliere il nodo, perchè non prevede nulla circa il ripianamento dell’esposizione debitoria, come si correrà ai ripari? ”Il rapporto con i figli del presidente Berlusconi è saldo, Marina e Pierslivio non faranno venir meno il loro appoggio”, sottolineano autorevoli fonti azzurre. Un’assicurazione arrivata da Tajani il giorno stesso della sua elezione a segretario nazionale, che però non convince del tutto. ”Fino a quando gli eredi di Berlusconi si accolleranno i debiti di Fi?”, infatti, è l’interrogativo di tanti a mezza bocca