Foti: “In Europa maggioranza e opposizione devono giocare tutti con la maglia dell’Italia”
“Dovremmo giocare tutti, in questo momento, con la stessa maglia. Con la maglia dell’Italia”. Parola di Tommaso Foti, che dai microfoni di Agorà Estate commenta le dichiarazioni di Salvini sul commissario europeo Gentiloni. Accusato di comportarsi spesso “come un commissario straniero”.
Foti: tutti devono giocare con la maglia dell’Italia
“Io sono d’accordo con un principio – spiega il capogruppo di FdI alla Camera – per cui sia maggioranza che opposizione, quando sono in consessi in cui l’Italia merita rispetto, considerazione e difesa, si gioca con la maglia dell’Italia”. L’invito vale anche per le forze di opposizione quando sono in gioco gli interessi nazionali, come nel caso dell’aumento dei tassi praticati dalla Bce.
“L’aumento dei tassi della Bce ci ha danneggiato”
“In questo anno – puntualizza Foti – ha avuto come diretta conseguenza l’aumento dei tassi dei mutui passivi e quindi una incidenza su chi aveva mutui. Provocando una contrazione dei consumi e meno disponibilità economica per famiglie e imprese, asse del nostro tessuto nazionale”. Bisogna dire chiaramente – aggiunge – che, vedendo altri personaggi europei che si muovono a favore dei propri paesi, da noi spesso e volentieri prevale uno spirito di competizione elettorale.
Il Superbonus è andato del tutto fuori controllo
Riflettori puntati anche sul Superbonus. “La presidente Meloni ha ribadito che l’impatto del superbonus, rispetto a quelle che erano le previsioni, è andato del tutto fuori controllo. La spesa ormai si aggira intorno agli 84 miliardi di euro e probabilmente si sfonderà il tetto dei 100″. Il capogruppo di FdI a Montecitorio conferma la linea del governo, a cominciare dal bonus facciate, la cui spesa era stata calcolata di 5,9 miliardi e oggi si aggira intorno ai 26 miliardi. “Questi due fattori restringono ampiamente il campo di azione. A questo si aggiunga che l’economia mondiale ha uno sviluppo abbastanza contraddittorio. Con l’India che aumenta del 7% il proprio Pil rispetto all’anno precedente e la Cina che lo dimezza, condizionando direttamente la Germania, suo fortissimo partner sotto il profilo delle esportazioni. E quindi anche l’Italia che notoriamente ha delle esportazioni sulla Germania stessa”.