Il governo tedesco criticato anche in Germania: “Da noi situazione drammatica. E pensano alle Ong…”
Il governo tedesco, che finanzia e rivendica di finanziare le Ong che ricercano i migranti in mare, riceve critiche anche in Germania. In particolare è stato l’eurodeputato tedesco Markus Ferber, esponente della Csu e a Bruxelles membro del Ppe, a sottolineare che “è innegabile che l’azione di alcune Ong nel Mediterraneo costituisce un pull factor e mette a dura prova l’Italia”, invitando il proprio governo a farsi piuttosto parte attiva nella promozione delle nuove norme europee, anche per evitare l’isolamento. Il primo ministro della Sassonia, Michael Kretschmer, esponente della Cdu, ha poi rivolto lo sguardo ancora più internamente dove “la situazione è drammatica”.
Il primo ministro della Sassonia: “In Germania situazione drammatica. Il governo federale non fa nulla”
Kretschmer, intervistato dall’emittente Ard e rilanciato in Italia da LaPresse, ha riferito dell’aumento dei flussi migratori in Germania, sottolineando che, specie in alcuni Lander come il suo, si è fatto insostenibile e ha invocato quindi “misure rapire e rigorose, con controlli fissi alle frontiere per tenere la situazione sotto controllo e facilitare i rimpatri, aumentando l’elenco dei cosiddetti Paesi di origine sicuri”. Poi l’atto d’accusa esplicito verso il governo di Berlino: “È da un anno che parliamo a porte chiuse con il governo federale, ma non è successo nulla. Dobbiamo inviare un segnale chiaro agli Stati nordafricani e alle popolazioni locali: non ha senso partire”, ha detto il primi ministro della Sassonia, per il quale la Germania dovrebbe anche impegnarsi per convincere questi Paesi a riprendere i propri cittadini, magari in cambio di aiuti allo sviluppo e cooperazione. Parole nelle quali riecheggia la linea italiana.
Critiche al governo tedesco anche in Germania: “Sulle Ong l’Italia ha ragione”
Ferber, dal canto suo, ha confessato all’Adnkronos di provare “una certa simpatia per l’irritazione espressa dal governo italiano”. Oggetto della riflessione: le ferme prese di posizioni giunte dal nostro esecutivo. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato che giovedì, nel corso della sua missione a Berlino, chiederà conto della questione Ong alla sua omologa Annalena Baerbock. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha definito “molto grave” l’atteggiamento della Germania, che ha risposto parlando di “stupore” per la presa di posizione italiana. Una reazione che il vicepremier Matteo Salvini, via social, ha commentato parlando di “governi stranieri, che finanziano associazione private straniere, per riempire di clandestini l’Italia. Vergognoso, inaccettabile”.
Ferber: “Berlino farebbe bene a lavorare per nuovi patti europei, invece di alienarsi gli alleati”
Per Ferber, il cui partito in Germania è all’opposizione del governo formato da Spd, Verdi e Liberali, “quello che manca in Europa è un approccio coordinato alle migrazioni e alla gestione delle migrazioni. Un modo per risolvere questo problema sarebbe quello di compiere progressi su tutte le parti del pacchetto sull’asilo in seno al Consiglio”. Dunque, “il governo tedesco – ha concluso l’eurodeputato – farebbe bene a concentrare le proprie energie su questi negoziati, invece di alienarsi gli alleati europei con un’azione unilaterale”.
Procaccini: “Posizioni che sposano la linea del governo italiano”
Insomma, le dichiarazioni di Kretschmer e Ferber “sposano la linea del governo italiano sui migranti, non quella del governo tedesco”, ha sottolineato l’eurodeputato di FdI e copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, sottolineando che contro “l’immigrazione massiva e illegale” serve “fermezza nell’interesse delle popolazioni europee, ma anche degli stessi migranti”. Dunque, “controllo delle frontiere e accordi con le nazioni di origine e transito sono l’unica soluzione per governare il fenomeno migratorio”, ha ribadito Procaccini, rilevando che “purtroppo, mentre gli esponenti tedeschi che aderiscono al Ppe chiedono di fermare il traffico di esseri umani, l’esecutivo socialista di Olaf Scholz, sta facendo il contrario: sta utilizzando i soldi pubblici dei cittadini tedeschi per finanziare le Ong e facilitare l’arrivo di migranti irregolari”. “È evidente – ha concluso il copresidente dell’Ecr – che solo contrastando i movimenti primari di migranti irregolari, che riguardano l’Italia e le altre nazioni di primo approdo, si possono contrastare quelli secondari che interessano la stessa Germania”.