Il sindaco di Ventimiglia: “Qui l’Europa è morta dal 2015 con la chiusura unilaterale della Francia”
“È dal 2015 che assisto alla chiusura unilaterale della frontiera, a una deroga di Schengen che, ricordo, è un accordo sul quale si fonda il principio di esistenza stessa dell’Europa. Io l’ho detto e lo ribadisco: a Ventimiglia è morta l’Europa“. Parola di Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia, lo stesso che per tutelare i suoi concittadini preoccupati per una convivenza forzata coi migranti in città ha fatto mettere guardie armate al cimitero. La situazione è esplosiva anche se non così ingestibile come una parte della stampa locale la fotografa.
Il sindaco di Ventimiglia: qui dal 2015 l’Europa è morta
“Al momento non ci risultano droni né elicotteri, evidentemente queste soluzioni riguardano altre realtà di confine tra Italia e Francia. Più dalle parte dell’entroterra e nelle zone boschive ma non a Ventimiglia”, spiega il primo cittadino leghista. “Invece, a Ponte San Ludovico, alla frontiera lato mare è avviata la costruzione di un sito di contenimento dei migranti. Di fatto i francesi fanno passare lì la notte a quelli che trovano sul loro territorio per poi riconsegnarli alla polizia di frontiera italiana l’indomani. È un’organizzazione logistica che presumo si stia organizzando in previsione di flussi maggiori”.
Servono soluzioni per anticipare risposte sul campo
Di Muro spiega all’Adnkronos che non c’è un incremento, seppur annunciato, di camionette o gendarmi ma in città, a Ventimiglia, c’è molta tensione, molta preoccupazione per un afflusso che può incrementare. “Per quanto mi riguarda – spiega – sto cercando di fare tutto il possibile per anticipare proposte e soluzioni rispetto alle istituzioni sovracomunali. Condivido il decreto che è stato appena emanato dal governo per quanto riguarda i Cpr, perché ci consente di allontanare dalla città i soggetti più violenti dalla città. Proprio oggi sono a Roma per un incontro con Anci e i vari comuni, si creerà una sottocommissione dei comuni di emergenza, quali Ventimiglia, Pozzallo, Lampedusa. Sto finalizzando delle proposte per il governo, sia per la sicurezza urbana e quindi garantire una migliore gestione di questa difficile convivenza tra residenti e migranti, ma anche per le tematiche di carattere sovracomunale che incidono sulla mia città”.
“Confido che l’Europa batta un colpo”
“Naturalmente sono preoccupato – aggiunge – così come lo sono i miei concittadini. Ma ho la responsabilità di guidare una città difficile e intendo farlo nel migliore dei modi con proposte e soluzioni. Per quanto di mia competenza, da quando mi sono insediato, ho cercato di fare il possibile e anche l’impossibile come le guardie armate al cimitero, griglie, restrizioni, ordinanza. I poteri del sindaco li sto utilizzando tutti, certamente ho bisogno del supporto del governo, di approfondire e nuove disposizioni governative, le prime emerse assolutamente condivisibili, e seguire tutto il procedimento che porterà all’attuazione delle nuove disposizioni”. “Ogni Stato cerca di tutelarsi come può – sottolinea – di regolare i flussi migratori selezionando chi far entrare. Per i paesi di primo approdo aspettiamo che l’impegno di Ursula von der Leyen sia attuato e confidiamo che l’Europa batta un colpo“.