Il Superbonus di Conte ha dissanguato l’Italia, numeri da brivido. FdI: “Miliardi di truffe”
Le parole del ministro Giorgetti, al forum degli industriali di Cernobbio, hanno aperto uno squarcio sul crack del Superbonus edilizio, la misura a debito voluta dai Cinquestelle come forma di risposta alla crisi Covid, che si è rivelata un vero e proprio boomerang. Un provvedimento che, oltre alle truffe, già di per sé è stato fallimentare negli obiettivi e nell’impiego di risorse che hanno aumentato vertiginosamente il debito pubblico italiano e le cui conseguenze, ovviamente, rischiano di essere pagate da tutti i cittadini. Diverse le reazioni politiche alle parole del ministro, da Fratelli d’Italia ad Azione, con una forte critica al provvedimento che ancora oggi Conte rivendica “con orgoglio”. “Noi faremo una legge di bilancio prudente, che tenga conto delle regole fondamentali della finanza pubblica”, ha detto a Cernobbio il ministro chiudendo i lavori del Forum Ambrosetti. “Però – ha precisato – per quanto riguarda il Superbonus dei 100 miliardi di cui si parla, ricordo che questo governo ne ha pagati 20, ma altri 80 rimangono da pagare. La cena l’hanno già mangiata tutti e noi siamo pagati a pagare il conto. Cosa che ricadrà sul Patto di stabilità del 2024, 2025 e 2026”. La battuta più fulminante è stata però sul superbonus firmato da Conte, una “voragine” su cui Giorgetti, al pensiero, ancora oggi sta male. “Pensate al superbonus e capirete perché ogni giorno a pensarci mi viene mal di pancia…”.
Foti: ” Truffe per dodici miliardi”
In un’intervista a Libero, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha evidenziato tutti gli aspetti negativi della vicenda, sottolineando l’aspetto delle truffe. “Ha ragione il ministro Giorgetti a dire che il Superbonus gli provoca il mal di pancia- ha detto Foti- perché è una misura fatta senza pensare alle coperture e quindi dannosa. È stata un’impresa disperata in termini di previsioni non azzeccate. Le misure elettorali del governo Conte sono un trionfo di errori: per il bonus facciate era prevista una spesa di 5,9 miliardi e siamo arrivati a 26; il Superbonus aveva una previsione di 35 miliardi e ad oggi sono invece 96, quindi qualche domanda bisogna porsela sulla gestione giallorossa. Siamo in presenza di una truffa di 12 miliardi e non lo diciamo noi, ma è certificata dall’Agenzia delle Entrate. Aggiungo che stiamo parlando di un’idea buona però realizzata con superficialità, per questa disastrosa”, le parole del presidente dei deputati di FdI.
Filini: “Superbuffo da 100 miliardi”
Parla di “Superbuffo da 100 miliardi”, Francesco Filini, deputato di FdI. “Nessuno ha dimenticato quando durante la scorsa campagna elettorale l’ex premier Conte girava le piazze raccontando che grazie al superbonus gli italiani potevano ristrutturarsi casa gratuitamente- aggiunge Filini- e la misura oggi rischia di costare oltre 100 miliardi di euro”. Sottolinea la necessità di dover “riparare i danni del passato”, la senatrice di Fratelli d’Italia, Simona Petrucci. ” La stessa incisività e lo stesso coraggio che abbiamo dimostrato con la cancellazione del Reddito di cittadinanza e che ci porterà a mettere a punto una legge di Bilancio che sia realmente vicina alle imprese e alle famiglie che rischiano di subire le conseguenze peggiori”, aggiunge Petrucci.
Anche Calenda attacca il Superbonus: “Mangiatoia vergognosa”
Feroci critiche alla misura voluta dai Cinquestelle arrivano anche da Carlo Calenda, leader di Azione. “Il 110% e il bonus facciate rappresentano l’essenza del populismo. Dovreste vergognarvene – insieme agli altri partiti che li hanno votati – non rivendicarli”, scrive su X Calenda. Il parlamentare attacca frontalmente Giuseppe Conte, affermando che, “attribuirsi i meriti della crescita dopo la pandemia è semplicemente un atto di malafede. Trattasi di normale rimbalzo del ciclo economico. Ma c’è di più, l’errore sul calcolo dei costi dei bonus edilizi ha determinato una spesa complessiva di 120 mld. La misura più costosa e meno progressiva mai fatta. Avete finanziato totalmente ristrutturazioni edilizie a persone con redditi alti e patrimoni altissimi”, le parole di Calenda.