Il viceministro Leo: “Tredicesime più pesanti e tasse più alte solo per le grandi multinazionali”
“Entro il 20 settembre le Commissioni, composte da alcuni dei massimi esperti in materia, dovranno formulare delle proposte di carattere tecnico che potranno rappresentare la base per i futuri decreti attuativi”. E’ il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a fare il punto, in un’intervista a Il Messaggero, sulla riforma fiscale approvata ad agosto e ora in fase di attuazione con i decreti delegati. “Le prime misure che vareremo saranno quelle che non necessitano di copertura: penso – spiega – a quelle che riguardano i procedimenti ovvero gli adempimenti e i versamenti dei contribuenti, l’accertamento, il contenzioso e le sanzioni. Con queste misure rassereniamo il rapporto tra fisco e contribuente sin da subito e, con la Nadef, vedremo se ci sarà spazio per varare misure volte a ridurre il carico fiscale per i contribuenti”.
“Sicuramente una delle prime misure sarà quella relativa alla tassazione delle multinazionali italiane ed estere“, indica Leo. “L’imposta effettiva – pagata dalle multinazionali dovrà essere superiore al 15%“, spiega.
Leo: “Su tasse e fisco siamo sempre dalla parte degli italiani”
“Tutte le leggi di bilancio – sottolinea Leo – sono complesse dal punto di vista delle risorse. L’intenzione del governo è quella di agire nel rispetto delle regole comunitarie, sempre tutelando gli interessi degli italiani. Per quanto riguarda la riforma delle aliquote Irpef è senz’altro nostra intenzione procedere a una prima fase di riordino alleggerendo il carico fiscale. Come detto, dovremo verificare se ci saranno coperture con la con la Nadef. Vedremo. Siamo cauti ma ottimisti”. Quanto alla misura di detassazione delle tredicesime, “vediamo se sarà possibile già da quest’anno, la nota di aggiornamento ci darà risposte. In ogni caso, pensiamo che assoggettare ad una tassazione più bassa una retribuzione straordinaria, come ad esempio la tredicesima metterebbe più soldi nelle tasche degli italiani nell’ultimo mese dell’anno. Sarebbero soldi immessi nell’economia reale”.