Incidenti stradali, dall’inizio dell’anno 294 pedoni morti. Le associazioni: “Il Parlamento approvi presto le norme volute dal governo”

18 Set 2023 13:18 - di Natalia Delfino
pedoni uccisi

“Ho avuto paura e sono scappato, poi sono stato male pensando a quello che avevo fatto e ho deciso di confessare”. A parlare, davanti ai carabinieri, è Mohamed El Sharkawy, il 29enne indagato per omicidio stradale che ha confessato di aver investito e ucciso Vassil Facchetti. Ieri all’alba, il giovane stava attraversando la strada, in viale Jenner a Milano, dopo essere uscito da una discoteca quando l’auto di grossa cilindrata lo ha travolto. La vittima, 28enne italiano di origine bulgara, è morta all’ospedale Niguarda. A Roma, poi, si è costituito il ventenne che nella notte tra sabato e domenica ha investito e ucciso un 13enne sulla via Casilina. E sempre oggi a Milano una donna è stata investita da camion compattatore a Milano, in via Trasimeno 8. Si tratta di una persona di 70 anni rivenuta in arresto cardiocircolatorio e diversi traumi e trasportata in ospedale in codice rosso all’ospedale, dove poi è morta. Secondo il report dell’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, in collaborazione con Sapidata, dall’inizio dell’anno a ieri i pedoni morti sulle strade italiane sono stati 294. Un dato che arriva nel giorno in cui è atteso nel Consiglio dei ministri il ddl che inasprirà le sanzioni nei confronti di chi commette gravi violazioni del codice della strada e che l’Asaps chiede di approvare in fretta.

I pedoni uccisi sulle strade italiane: un bollettino di guerra quotidiano

Il 29enne che ha confessato l’incidente mortale di Milano viaggiava con altre tre persone in auto, dopo l’impatto aveva denunciato il furto del mezzo per tentare di allontanare da sé i sospetti, nel caso le telecamere avessero portato a lui. Poi, però, ha deciso di ammettere le sue responsabilità. Le tre persone che erano in macchina con lui hanno detto più volte all’amico alla guida di fermarsi e di prestare soccorso al pedone investito. Le indagini sono affidate al pm Paolo Storari. Per quanto riguarda l’incidente di Roma l’autista era stato stato denunciato a piede libero dopo che con la sua auto aveva travolto il 13enne mentre, sembra, stava per attraversare la strada con i genitori nella zona di borgata Finocchio sbalzandolo per diversi metri sull’asfalto. La vettura non si è fermata e più tardi la Polizia di Roma Capitale l’ha trovata tra Colonna e Zagarolo. I rilievi e gli accertamenti del caso sono ancora in corso.

Dall’inizio dell’anno 294 vittime, 16 solo nell’ultima settimana

I pedoni uccisi sulle strade solo nell’ultima settimana sono stati 16, un numero che supera anche la già drammatica media registrata dall’inizio dell’anno: 294 vittime (189 uomini e 105 donne), infatti, significa più di una al giorno. La maglia nera è detenuta dal Lazio, con un record di 48 decessi, 26 solo a Roma, mentre la Campania è arrivata a 35 morti, seguita da Lombardia 32, Veneto con 28 ed Emilia Romagna con 27. Dunque, numeri da bollettino di guerra, che non tengono conto dei feriti gravi che hanno perso la vita in ospedale dopo mesi, poiché conteggia solo i decessi nei primi trenta giorni dall’incidente. Nell’ultima settimana sono stati ben 16 i decessi tra gli utenti più vulnerabili, con il bimbo di 18 mesi schiacciato dall’auto di un parente a Portogruaro. Molti sono stati uccisi sulle strisce pedonali o addirittura mentre camminavano sul marciapiede. Dal report Asaps emerge poi come gli anziani siano i più indifesi, ben 146 pedoni avevano più di 65 anni, la metà del totale, mentre 14 avevano meno di 17 anni, di cui due morti ad aprile, uno a giugno, un piccolo in Veneto e una bimba di appena sei anni, scappata dalla guerra in Ucraina e morta a Potenza, un 13enne a Negrar di Valpolicella, lo scorso 31 luglio e ad agosto un 17enne nella bergamasca e la 15enne nel Lazio.

L’Asaps: “Il Parlamento approvi in fretta il ddl del governo”

“La settimana, che si conclude tragicamente ieri con l’investimento a Milano per mano dell’ennesimo pirata stradale, ci dice che sulle strade si sta verificando una carneficina di pedoni – ha dichiarato il presidente Asaps Giordano Biserni – Occorre che il disegno di legge che verrà presentato in Consiglio dei ministri venga approvato con urgenza, temiamo infatti che i lavori parlamentari necessitino di almeno un anno, come accaduto con la legge sull’omicidio stradale. Chiediamo anche di rivedere la positiva proposta che introduce la mini-sospensione della patente in caso di violazione per l’uso del cellulare alla guida, ma solo per chi ha meno di 20 punti, un 5% di tutti i patentati in Italia. Va introdotta per tutti senza distinzione dei punti posseduti. Molto spesso è proprio la distrazione che fa perdere la concentrazione alla guida, con pedoni che volano via dopo l’urto sulle strisce pedonali. Troppa violenza, servono più pattuglie e sanzioni certe”, ha concluso Biserni, appoggiando in pieno “l’introduzione di regole ferree contro alcol e droga e all’alta velocità”.

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