Incredibile a Treviso: migrante accusato di stupro, ma per il Tar ha lo stesso diritto all’accoglienza

18 Set 2023 9:55 - di Redazione

Incredibile a Treviso: un migrante tunisino è accusato di stupro da un’altra immigrata e la prefettura gli toglie il diritto a vitto e alloggio. Ma il Tar del Veneto non è d’accordo e dinanzi al ricorso dell’accusato gli dà ragione.

Una vicenda che dà davvero da pensare. Lo stupro denunciato da una donna immigrata non vale dunque nulla? Oppure il fatto che il presunto stupratore è un richiedente asilo cambia la valutazione del reato? Il Corriere del Veneto ricostruisce la vicenda sottolineando che «la violenza si sarebbe consumata lo scorso febbraio. Stando alla versione della vittima, il nordafricano l’avrebbe bloccata nei corridoi dell’hub per costringerla a un rapporto sessuale. In seguito alla denuncia, e all’iscrizione nel registro degli indagati, la prefettura ha provveduto a revocargli le misure di accoglienza e da allora il presunto stupratore ha perso ogni diritto a vitto e alloggio».

Ma il Tar la pensa diversamente: «Uno Stato membro – dicono i giudici – non può prevedere, tra le sanzioni che possono essere inflitte a un richiedente protezione internazionale in caso di gravi violazioni delle regole dei centri di accoglienza o di comportamenti gravemente violenti, una sanzione consistente nel revocare, neppure temporaneamente, le condizioni materiali di accoglienza».

Per questa ragione la sanzione «non può spingersi fino a tal punto e deve esercitarsi con strumenti che salvaguardino l’accesso del richiedente protezione all’assistenza sanitaria e a un tenore di vita dignitoso». E cosa bisognerebbe fare dunque? Magari trasferire in un altro hub lo straniero richiedente asilo ma continuare ad assisterlo con i soldi pubblici.

Ulteriore paradosso. L’avvocato del migrante accusato di stupro è una donna, e di sinistra. Isabella Arena, legale del nordafricano e già candidata del Pd a Treviso, appare invece molto soddisfatta. Insomma il diritto all’accoglienza è la stella polare da seguire. Viene prima di tutto. La tutela delle donne viene dopo. Questa è la sinistra italiana che poi si lagna del patriarcato…

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