Italia protagonista al G20 di Nuova Delhi, Meloni: “Vogliamo fare da ponte fra Europa e Africa”

9 Set 2023 10:20 - di Luisa Perri
Meloni G20

Al G20 di Nuova Delhi (dove spiccano le assenze del presidente cinese Xi e di quello russo Putin) clima, energia, ambiente e sviluppo sostenibile, l’Italia si ritaglia un ruolo da protagonista: lo scandisce con chiarezza Giorgia Meloni tracciando la nuova rotto del governo italiano. «L’Italia – annuncia il premier nel suo intervento durante la prima sessione – aspira a diventare un ponte tra Europa e Africa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, rifiutando un approccio assertivo o paternalistico, per sostenere la sicurezza energetica delle Nazioni africane e mediterranee e rafforzare le esportazioni di energia verde».

L’Italia al G20 con un ruolo da protagonista e non più da spettatore

Meloni ribadisce infatti che «l’Africa è un continente estremamente ricco di risorse: ciononostante risulta un continente povero, anche perché, nel corso della storia, gli interventi delle Nazioni straniere nel continente non sono sempre rispettosi dei bisogni delle realtà locali. Vogliamo cambiare approccio». Il presidente del Consiglio ribadisce ai leader presenti che «il governo italiano sta lavorando per dare vita ad un ampio Piano di cooperazione e sviluppo che porta il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, fondatore di Eni. La sua ”formula” ebbe successo perché seppe coniugare l’esigenza di una Nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso. Oggi la storia ci pone davanti le stesse esigenze».

L’Unione africana entra nel G20, Meloni: “Adesione strategica per affrontare le sfide globali”

Entrando nel dettaglio, Meloni fa sapere che «l’Italia destinerà all’Africa oltre il 70% suo Fondo Italiano per il clima. Questo significa 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, equamente destinati a iniziative di mitigazione e adattamento». Sottolinea pure che «l’impegno rientra nel ‘Processo di Roma’ avviato con la Conferenza su migrazione e sviluppo, che l’Italia ha riunito a luglio e che ambisce a costruire un nuovo modello di relazioni internazionali su base paritaria, per creare sviluppo, ma anche favorire percorsi di migrazione legale e combattere le potenti reti criminali di trafficanti dell’immigrazione illegale, che sfruttano la disperazione per arricchirsi».

Un approccio pragmatico, quello della Meloni, come quando scandisce (il riferimento implicito è quei Paesi che inquinano senza freni, come la Cina e la stessa India): «Inutile dire che la risposta al cambiamento climatico deve riguardare davvero tutti, altrimenti pensare che possa portare risultati apprezzabili è pura utopia. E al di là degli impegni sul contenimento del riscaldamento in corso, dobbiamo considerare prioritaria l’adozione di tutte le misure utili alla mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano soprattutto sui Paesi del sud globle».

G20 spaccato sulla bozza del conflitto ucraino

Non manca un riferimento al «nesso clima-energia, sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina e dall’uso delle forniture energetiche come un’arma di ricatto da parte di Mosca». Proprio sul conflitto ucraino il G20 vive i momenti più delicati. Il passaggio della dichiarazione finale del G20 sulla guerra in Ucraina è stata infatti oggetto di una lunga e laboriosa trattativa diplomatica.

In apertura di lavori del G20, il primo ministro indiano Narendra Modi ha anche annunciato l’ingresso dell’Unione africana come membro effettivo. L’Ua è un organo continentale che riunisce 55 Stati membri e otterrà all’interno del G20 uno status analogo a quello dell’Unione europea, unico blocco regionale ad aver già ottenuto la piena adesione al Gruppo. «L’Italia – ha precisato la Meloni nel suo intervento al G20 – è stata una forte sostenitrice del suo processo di adesione ed è fermamente convinta che la sua inclusione in questo gruppo sia strategica per rafforzare la nostra capacità di affrontare le sfide globali, a partire proprio da quelle ambientali ed energetiche».

 

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