Italian conservatism, Capezzone contro i catastrofisti: attenti che è in arrivo il barchino dei tecnici
Oggi seconda giornata del convegno “Italian conservatism” organizzato a Roma, all’Hotel Quirinale, da Nazione Futura e dalla Fondazione Tatarella. Gli interventi erano centrati sull’economia nella visione del conservatorismo europeo.
Sul tema è intervenuto in collegamento il direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone, che ha esordito osservando che ci sono in arrivo non solo i barchini dei migranti ma c’è anche il “barchino dei tecnici”. I “soliti noti” che auspicano una soluzione come quella del 2011. “Anche se sanno che non possono fare un ribaltone rispetto a un governo democraticamente eletto – ha detto Capezzone – provano lo stesso a logorare il governo con la medesima tarantella dello spread, non appena è salito di tre o quattro punti”.
Una manovra da respingere con fermezza non solo per rispetto della democrazia ma anche per onestà intellettuale in quanto – ha insistito Capezzone – “questi signori sono gli stessi che tacevano quando il governo dei migliori non operava né per ridurre il debito né per tagliare le tasse”.
Secondo Capezzone, inoltre, fare una fotografia catastrofista dell’Italia non è corretto perché la ricchezza privata ha un valore quadruplo rispetto al debito pubblico e nel fare una valutazione economica del Paese questo va considerato. “D’altra parte – ha concluso – il governo non può ignorare il tema del debito e del fatto che si sono accumulati 100 miliardi di interessi. E’ chiaro che va messa in atto una strategia per tagliare il debito pubblico”. Al contempo non è accettabile ascoltare le lamentele e le critiche di chi non ha fatto nulla negli anni precedenti e anzi ha lasciato in eredità una situazione disastrosa all’attuale governo.