Lampedusa, la questura smentisce i media: ma quali cariche? State esagerando. Oggi quasi 2000 trasferimenti

14 Set 2023 10:05 - di Redazione
Lampedusa

I media hanno dipinto la situazione di Lampedusa con eccessiva enfasi. Avrebbero volutamente esagerato sempre al solito scopo: colpire il governo Meloni e parlare di fallimento sul fronte immigrazione. Stamane infatti arrivano notizie più rassicuranti dall’isola dove si susseguono gli sbarchi (e non certo da quando è in carica il governo Meloni).

La questura di Agrigento precisa: “Chi parla di scontri tra migranti e forze di Polizia e Guardia di Finanza ieri che film ha visto? Una cosa sono le cariche, altra cosa sono le cariche di alleggerimento e questi due casi ieri non ci sono stati. E’ stato uno schieramento di un cordone che cerca di riguadagnare spazio per poi ridistribuire acqua a viveri”. “Se poi vogliamo descrivere una realtà aumentata, ognuno lo può fare – spiegano ancora le forze dell’ordine -ma anche noi abbiamo le nostre immagini, e siamo lì sempre, in ogni istante”.

Previsti oggi nuovi trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa per alleggerire la struttura di contrada Imbriacola. I primi a partire sono 453 migranti sulla nave Lampedusa diretta a Trapani. Altri 480 saranno trasferiti con la nave Veronesi diretta ad Augusta. E, ancora, 700 sulla nave di linea Galaxy e, infine, 300 sulla nave militare Orione diretta a Catania. nella notte non si sono registrati sbarchi.

In un’intervista al Quotidiano nazionale Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, ribadisce: “E’ l’Europa che deve battere un colpo impedendo le partenze; se non si fa questo, non si risolve nulla”.

E sottolinea ad Agorà Rai3 che “quando si paragonano i dati sugli sbarchi, dobbiamo valutare quanto la situazione geopolitica sia cambiata totalmente: abbiamo il Sahel in ebollizione, l’accordo del grano è saltato con mancato approvvigionamento da parte dei paesi africani, abbiamo situazioni come in Sudan e Guinea che stanno esplodendo e questa massa migratoria ha attualmente nella Tunisia il punto di partenza. Quando qualcuno ha criticato l’accordo Meloni-Von der Leyen con la Tunisia non ha capito che è in prospettiva la chiave per un controllo e blocco delle partenze. Fino ad ora ci siamo occupati con Francia e Germania di immigrazione secondaria. Questo è il problema dell’ immigrazione primaria”.

Gli sbarchi record a Lampedusa e il flusso ininterrotto di migranti di questi giorni sono solo la punta dell’iceberg secondo il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anzi la situazione può “perfino peggiorare” nei prossimi mesi. E l’Italia “come hanno detto giustamente sia la presidente del Parlamento europeo Metsola che la presidente della Commissione von der Leyen, deve essere aiutata a livello continentale. Non possiamo essere lasciati soli. O prendiamo il toro per le corna – dice Tajani al Corriere della Sera – o non ne usciamo. Non basta nemmeno la sola Europa per affrontare un problema così enorme, che interessa non solo quasi l’intera Africa ma anche l’afflusso dalla rotta balcanica. Per questo abbiamo coinvolto le Nazioni Unite, il G20, abbiamo lavorato a una grande conferenza internazionale che deve essere l’avvio di un vero processo di stabilizzazione del Sahel”.

 

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