Le Monde elogia la premier italiana: “Parte alla riconquista delle periferie dopo i fatti di Caivano”

7 Set 2023 20:32 - di Redazione
Le Monde

Le Monde elogia Giorgia Meloni e il suo progetto di riassegnare allo Stato la sovranità delle periferie, come quelle di Caivano, in mano alla criminalità organizzata. Il giornale francese racconta quanto accaduto nella cittadina napoletana e le misure adottate dal Primo Ministro italiano, “alla riconquista delle periferie”.

Le Monde: “Meloni fa sentire la presenza dello Stato”

Il presidente del Consiglio italiano- scrive il giornale parigino in un articolo a firma dell’inviato Allan Kaval- vuole fare di una lontana periferia del capoluogo campano la vetrina di una politica volta a far sentire la presenza dello Stato tra i cittadini. Dalla fine dell’estate, uno sperduto quartiere alla periferia di Napoli ha catturato l’attenzione di tutta Italia. Il Parco Verde,- prosegue l’articolo di Le Monde– nel comune di Caivano, a 13 chilometri dal centro, è stato fatto uscire dall’oblio dall’orrore dei crimini sessuali le cui vittime sono minorenni. L’area viene oggi presentata dal governo italiano come il fronte pioniere nella riconquista dei margini del Paese.

Martedì 5 settembre all’alba- si legge sul giornale transalpino-, il ritorno dello Stato promesso dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è concretizzato in una vasta operazione portata avanti da tre corpi di polizia e che ha coinvolto più di 400 funzionari. Il loro obiettivo consisteva in diverse decine di depositi nascosti di denaro contante, stupefacenti e armi sparsi negli interstizi del quartiere dai trafficanti affiliati alla camorra che vi hanno sede.

L’attenzione per l’Italia e la questione delle banlieues

Gli apprezzamenti a Giorgia Meloni apparsi su Le Monde non sembrano affatto casuali. Il giornale parigino, di orientamento di centrosinistra ed edito sostanzialmente dagli stessi giornalisti che detengono la maggioranza delle quote societarie, fu molto duro con Emanuel Macron sulla questione delle banlieues, rimproverando spesso al Capo dello Stato un atteggiamento di trascuratezza rispetto alle periferie che contemplava non solo l’assenza di progetti educativi ma anche di presenza poco efficiente delle forze dell’ordine.

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