L’Ucraina chiede all’Italia di inasprire le sanzioni alla Russia: “Può fare di più sul fronte turco”

23 Set 2023 16:31 - di Robert Perdicchi

“L’Italia è sempre stato un partner costruttivo sulle sanzioni imposte alla Russia però c’è spazio di miglioramento sull’attuazione delle misure restrittive e nella lotta all’elusione”. Suona come una critica la frase affidata all’Ansa da Vladyslav Vlasiuk, consulente per le sanzioni dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, segretario del Gruppo di lavoro internazionale sulle sanzioni russe e vice capo della Task Force ucraina. “Riscontriamo – sostiene – alcune peculiarità nel vostro export verso la Turchia e crediamo si possa fare di più sul lato dell’applicazione delle norme”. La stessa richiesta, da parte di Kiev, viene formulata alla Ue sul fronte informatico.

Zelensky chiede una stretta sulle sanzioni alle Russia alla Ue

“Chiediamo agli Stati Uniti e all’Unione Europea di sanzionare subito il settore informatico, specie i software: la Russia è molto dipendente su questi aspetti dall’Occidente e l’impatto sarebbe importante”, aggiunge Vlasiuk. Il 12esimo pacchetto sarà oggetto di discussione nel corso del prossimo Consiglio Affari Esteri a Kiev. “Ci sono alcuni problemi con certi Paesi, ma non credo che nessuno voglia opporsi”.

L’Ungheria dice basta a nuove misure

Chi la pensa diversamente è invece il ministro degli Esteri ungherese: “Nuove sanzioni contro Mosca non sono necessarie, perché “causano più danni all’Europa che alla Russia”, dice Peter Szijjarto, in un’intervista alla Tass dopo aver incontrato a New York, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, il collega russo Sergei Lavrov, nel corso della quale ha parlato anche della questione delle forniture di grano ucraino ai Paesi dell’Europa centrale.

“Se il grano ucraino inizia a diffondersi nei Paesi dell’Europa centrale, distruggerà sicuramente i mercati agricoli” di quella regione. “Per non parlare dei nostri agricoltori, che ovviamente dobbiamo proteggere”, ha dichiarato Szijjarto. Che poi ha ribadito la disponibilità di Budapest a garantire il libero transito del grano ucraino attraverso il suo territorio, perché questo era quanto previsto dagli accordi di ‘solidarietà’ con Kiev.

Zelensky firma un accordo commerciale col Canada

Il presidente ucraino ha intanto firmato con il premier canadese Justin Trudeau un accordo di libero commercio, che, secondo Volodymyr Zelensky, rappresenta “la base per la ricostruzione” del Paese. “Il Canada – ha scritto su Telegram al termine della sua visita a sorpresa a Ottawa – è uno dei nostri principali donatori, questo è molto importante”.

Secondo la presidenza ucraina, il trattato “faciliterà lo sviluppo del commercio di beni e servizi, gli investimenti e la formazione di un’economia di mercato competitiva in linea con le priorità nazionali”. Zelensky si è poi detto molto grato al Canada per la decisione di “unirsi all’addestramento dei piloti degli F16”.

 

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