
Marito scomparso dopo il finto suicidio, qualcosa non torna: la moglie sapeva dal 2016 che era in Grecia
Sull’intricata vicenda di Adamo Guerra, l’uomo che Chi l’ha visto ha stanato in Grecia, l’intreccio s’infittisce. Quel suicidio inscenato e anticipato in una enigmatica lettera d’addio. Come pure la fuga a Patrasso, con la famiglia all’oscuro di tutto per 10 anni, assumono ora tratti ancora più surreali che elevano il mistero sul caso al quadrato. Stando infatti a quanto emerso nelle ultime ore e rilanciato, tra gli altri da Ansa e Tgcom24, la ex moglie di Adamo Guerra – Raffaella Borghi – sarebbe a conoscenza della nuova vita in Grecia del marito almeno dal 2016. Certo, l’uso del condizionale è d’obbligo: ma senza nulla togliere agli elementi di base del giallo e allo scoop della trasmissione condotto da Federica Sciarelli, le cose ora potrebbero accreditare una verità da rivedere e, nel caso, correggere.
Marito scomparso dopo aver inscenato un finto suicidio e fuggito in Grecia: gli ultimi sviluppi
Secondo le ultime ricostruzioni dei siti citati, infatti, la moglie abbandonata con le due bambine che erano ancora piccole, già sette anni fa avrebbe presentato una denuncia ai Carabinieri di Imola per accusare l’uomo di violazione degli obblighi familiari. «E proprio lì avrebbe dichiarato che la vicenda della scomparsa dell’ex marito si era “conclusa positivamente”». Un tassello che, inserendosi nel complicato mosaico del caso, ne rimescola un po’ le tessere, facendo assumere alla vicenda contorni diversi. Quanto meno un po’ più sfumati e comunque da aggiornare.
L’ex moglie saprebbe dal 2016 che l’ex si trovava in Grecia
Sì perché stando a quanto emerso nelle ultime ore e riportato dall’Ansa, non solo l’ex moglie Raffaella Borghi, sarebbe a conoscenza almeno da 7 anni che il marito non aveva dato seguito alle intenzioni suicidiarie a cui l’uomo alludeva nella missiva d’addio. Ma avrebbe avuto modo anche di ritracciarlo in Grecia. A far saltare il segreto della fuga e della nuova vita dell’uomo in quel di patrasso, infatti, sarebbe stata proprio la denuncia che la donna, residente a Lugo (Ravenna), avrebbe presentato ai Carabinieri di Imola (Bologna) il 20 settembre 2016 che, a seguito di ricerche in ambito europeo, avrebbe portato la polizia ellenica a rintracciare Guerra e a notificargli la documentazione legale in arrivo dall’Italia.
Una denuncia per violazione degli obblighi familiari avrebbe stanato il fuggitivo
Non solo. Il ritrovamento fu notificato all’ex moglie e ai genitori di lui, che dalla scomparsa/allontanamento del figlio hanno aiutato, con una somma mensile, il sostentamento delle due nipoti. Ma verso la fine dell’estate 2016 la Borghi si recò nuovamente in caserma a Imola e denunciò l’ex perché aveva bisogno di maggiori risorse, anche in considerazione del fatto che, tra l’altro, una delle due figlie sarebbe andata a breve all’università.
Marito scomparso e fuggito in Grecia, la versione della ex moglie sul ritrovamento
Dettagli non da poco, su cui nei giorni scorsi la Borghi – contattata dall‘Ansa per un chiarimento sugli ultimi sviluppi – non ha ancora fornito spiegazioni, limitandosi a dire di non poter parlare dal momento che si trovava al lavoro. Resta ancora da chiarire, allora, perché la donna abbia detto di aver saputo che l’ex marito non era morto a febbraio 2022, quando aveva fatto richiesta all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero, come risulta anche dagli atti del Comune di Bagnacavallo, ultima residenza) di essere un cittadino italiano residente in Grecia. Insomma, l’unica certezza al momento è che oggi, a 10 anni di distanza da quella fuga e da quel suicidio inscenato, la pista seguita sin dall’inizio dalle indagini, che puntava sull’allontanamento volontario, è ancora oggi quella giusta…