“Meloni, attenta a tua figlia”: minacce nelle chat dei trafficanti. FdI: “Non arretreremo”
Minacce infami al premier Meloni: “Morirai presto, razzista”. E soprattutto, la più ignobile arriva a coinvolgere la figlia Ginevra: “Smetti di parlare, hai una figlia. Stai zitta”. Sono solo alcune delle frasi grondanti odio che si trovano nelle chat di cui è venuto a conoscenza il Giornale. Frasi minacciose rivolgono trafficanti, facilitatori, mercanti di esseri umani che sono rimasti impietriti dal nuovo piano dell’Italia sostenuto dall’Europa per limitare il fenomeno migratorio.
La linea del governo scatena scafisti e trafficanti contro il premier Meloni
Questa reazione violenta coglie un dato: il governo ha colto nel segno annunciando un nuovo corso più stringente contro gli irregolari. Ed ora è la premier Meloni è nel mirino. «Giorgia Meloni non è niente, niente. Siamo in guerra con l’Italia?», è la domanda di un migrante sulla chat. La premier non è arretrata di un millimetro e questo genera frustrazione, ira, rabbia da parte di chi è stato sempre indotto a considerare l’Italia il paese delle meraviglie e dei porti aperti a prescindere. La politica della sinistra ha prodotto il grande abbaglio di far considerare l’Italia il “campo profughi d’Europa”. Il governo italiano ha ora impresso a chiare lettere un cambio di paradigma, con il pieno coinvolgimento e apporto dell’Europa. La visita a Lampedusa di Meloni e von der Leyen ha fatto uscire di senno tutta la filiera dell’immigrazione illegale. Di qui frasi e minacce irricevibili.
Minacce al premier, Speranzon: “la linea del governo sta spaventando i trafficanti”
Replica il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon. “Le minacce via web indirizzate al presidente Meloni da parte dei trafficanti di morte le rispediamo al mittente. Le misure adottate dal governo stanno evidentemente cogliendo nel segno. E questo ci induce ad andare avanti per la nostra strada con ancora maggiore convinzione e determinazione. L’immigrazione illegale va contrastata a livello strutturale con il concorso dell’Europa e dell’Onu. E questo spaventa gli scafisti che vedono minacciati i loro interessi che non riusciranno più a garantirsi in Italia. Annienteremo il loro sporco giro d’affari alimentato anche da chi pensa di entrare in Europa aggirando le norme sull’immigrazione”.