Meloni chiama Von der Leyen per sbloccare gli aiuti alla Tunisia: “Sempre in contatto”

15 Set 2023 11:44 - di Paola Biancofiore
Meloni

Giorgia Meloni ha sollecitato a Ursula Von der leyen lo sblocco delle risorse stanziate per la Tunisia. Lo riporta un’indiscrezione de La Stampa. ll sospetto dell’Esecutivo, spiega oggi un retroscena del quotidiano torinese , è che i controlli sulle coste di Tunisi si siano interrotti e la guardia costiera non stia più vigilando proprio perché non arrivano i finanziamenti. Come conferma lo stop di Saied alla delegazione del Parlamento Europeo. Mentre i socialisti in Europa invocano la sospensione del Memorandum con Tunisi. Una decisione che costituirebbe, “un favore per gli scafisti”, secondo Fratelli d’Italia.

La Ue: “Meloni e Von der Leyen sempre in contatto”

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “sono in contatto molto regolarmente”, su “tutti gli argomenti importanti”, inclusi i flussi migratori dal Nordafrica. Lo dice all’Adnkronos un portavoce dell’esecutivo Ue, in un riferimento alla telefonata che ci sarebbe stata nelle scorse ore riportata dal quotidiano La Stampa.

La follia del Pd e la lezione di Minniti

Il Pd, e i socialisti europei, continuano a praticare la politica assurda della lotta “ai dittatori” e quindi ostacolano ogni aiuto a Saied. Vorrebbero un’altra “primavera araba”, la sciagurata operazione promossa da Sarkozsy che portò alla destituzione di Gheddafi, Ben Alì e Mubarak, lasciando Libia, Tunisia ed Egitto in mano alle tribù e ai terroristi. Come disse Marco Minniti, che pure è stato ministro dell’interno del Pd, al nostro giornale, “Se noi pensiamo di imporre la democrazia attraverso i conflitti vediamo, da Baghdad a Tripoli, che gli interventi di guerra hanno lasciato un deserto. Spesso il popolo si identifica direttamente con i tiranni e il nostro obiettivo deve essere quello di parlare alla gente”. Imporre soluzioni “occidentali” a questi Paesi serve solo a destabilizzarli ulteriormente.

L’Europa faccia presto

La telefonata di Meloni a Von der Leyen dimostra che l’Europa deve fare presto ad assegnare le risorse alla Tunisia e soprattutto deve farsi carico, una volta per tutte, del fatto che l’immigrazione è un problema strutturale. La speranza è che dalle urne il 9 giugno 2024 esca una maggioranza diversa da quella attuale che restituisca anche una nuova visione del mondo.

La Schlein protegge le Ong ma non vuole i migranti

Il dato più impressionante è il “doppio forno” democristiano di Elly Schlein. Si lamenta della presenza dei migranti ma protegge le Ong e protesta contro il decreto del governo che impedisce loro di attraccare nei nostri porti. La Boldrini addirittura va in Tunisia per organizzare meglio le location dei viaggi in Italia. Il Pd non offre soluzioni concrete e non va oltre la demagogia dell’invocazione dei diritti umani che ognuno di noi vorrebbe vedere realizzati in ogni latitudine del mondo ma che non si ottengono facendo le guerre, ieri a Gheddafi, oggi a Saied. Solo l’attuazione del Piano Mattei con un’Europa allineata potrà dare risposte che arriveranno a breve-medio termine e saranno definitive.

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