Messina Denaro è grave: riportarlo in cella non è più in agenda. Il fratello del piccolo Di Matteo: merita di soffrire
Matteo Messina Denaro, ricoverato al San Salvatore all’Aquila, in un reparto dedicato ai detenuti con tre pazienti, peggiora. Dopo aver sospeso le cure per un tumore al colon al IV stadio da cui è affetto, stando a quanto riferisce il Corriere della sera ora i medici avrebbero anche riadattato la terapia del dolore che avevano disposto negli ultimi giorni. Giorni in cui le condizioni di salute del boss hanno subito un netto peggioramento significativo. Pertanto, a causa dell’aggravamento della situazione, il ritorno in cella dell’ex super-latitante – rimasto al 41 bis fino all’8 agosto, giorno del trasferimento nell’ospedale abruzzese – non è più in agenda.
Messina Denaro peggiora: il ritorno in cella del boss non è più in agenda
Come riferiscono i medici – e segnala il Tgcom24 – «è un momento molto delicato per il boss: alterna momenti di lucidità, in cui appare persino di buonumore e si alza dal letto, a momenti di grande debolezza. Nei giorni scorsi, sarebbe andato in coma per la reazione di farmaci somministrati per la terapia del dolore. Si sarebbe ripreso dopo che sono state rimodulate dosi e medicine». La degenza più recente del capomafia è cominciata i primi di agosto, quando i chirurghi lo hanno operato per una ostruzione intestinale. Un intervento che ha seguito un primo passaggio in sala operatoria avvenuto nel mese di giugno, ed eseguito a causa di problemi urologici.
Rimodulata la terapia del dolore e sottoposto all’alimentazione parentelare
E sulle condizioni del boss – sottoposto alla terapia del dolore e alla alimentazione parentelare nella cella del reparto per detenuti dove è sorvegliato a vista da decine di agenti delle forze dell’ordine – si è espresso in queste ore anche Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, rapito a 12 anni nel 1993 e poi ucciso e sciolto nell’acido nel 1996 per ordine di Matteo Messina Denaro. Il quale, parlando a nome della sua famiglia, ha affidato al Corriere della sera il suo amaro sfogo. «Dicono che le sue condizioni stanno precipitando sempre di più? Vedremo. Aspettiamo di capirlo nei prossimi giorni», ha detto sulle prime Nicola Di Matteo.
Il fratello del piccolo Di Matteo, ucciso su ordine del boss: merita di soffrire e di riflettere su ciò che ha fatto
Poi, riaprendo una ferita che non ha mai smesso di sanguinare, ha aggiunto: «Sicuramente da parte della mia famiglia c’è ancora molta rabbia. Noi cosa gli auguriamo? Che possa vivere un altro po’ e soffrire ancora di più e riflettere… Ma tanto lui non riflette. Sappiamo che queste persone non riflettono. Lo dico perché per noi il dolore non si è mai placato, per lui il dolore finisce con la morte. Ma per noi resta e resterà una condizione a vita»…