Migranti, Francia e Germania sguazzano nel vuoto lasciato dall’Ue. FdI: “Bruxelles batta un colpo”

13 Set 2023 17:34 - di Sveva Ferri
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Il rifiuto di Francia e Germania di accogliere i migranti in arrivo dall’Italia, proprio nel momento in cui si registra una impennata di sbarchi, chiama nuovamente in causa l’Ue e la sua incapacità di offrire una risposta comunitaria ed efficace al fenomeno, a partire dal tema del controllo delle frontiere esterne. “Complica le cose”, per dirla con il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, che chiede dunque all’Ue di “battere un colpo”. A fronte della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, che ha affrontato apertamente l’argomento, infatti, si è registrata una certa reticenza da parte della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che invece non ha detto una parola sulle chiusure di Parigi e Berlino. Un atteggiamento che rimanda a un altro aspetto di quanto sta accadendo: la partita politica che di fatto è già aperta in vista delle europee.

L’avvertimento di Metsola: “Sui migranti servono soluzioni a livello europeo”

“Le soluzioni non possono essere sul piano nazionale, ma solo a livello europeo. Penso che non ci siano altre opzioni se non concludere il patto sulla migrazione, i cittadini di tutti i paesi dell’Ue ci hanno chiesto di trovare delle soluzioni”, ha detto Metsola, rispondendo a una domanda sullo stop agli ingressi di migranti dall’Italia da parte di Francia e Germania, durante un punto stampa prima dell’inizio in aula del discorso sullo Stato dell’Unione. “A dieci anni di distanza dalla tragedia di Lampedusa non abbiamo ancora fatto abbastanza”, ha aggiunto Metsola.

Tajani: “Accelerare l’attuazione degli accordi con i Paesi di origine e transito”

Le parole della presidente del Parlamento europeo sono state accolte con apprezzamento dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ribadito come la questione delle migrazioni sia “un problema europeo”, che “deve essere risolto con la partecipazione di tutti i Paesi dell’Ue” e delle istituzioni comunitarie e ha chiesto che ”si accelerino i tempi di attuazione degli accordi con i Paesi di origine e di transito”. L’Italia continua a fare la sua parte: Tajani ha reso noto che, incontrando il ministro degli Esteri dell’Algeria Ahmed Attaf, ha discusso anche di “possibili iniziative congiunte per bloccare flussi migratori irregolari nel Mediterraneo”.

Foti: “L’atteggiamento di Francia e Germania sui migranti complica le cose. L’Europa batta un colpo”

“Quella dei flussi migratori è una situazione molto grave che deve avere una risposta in ambito europeo, perché l’atteggiamento di Francia e Germania complica le cose. L’Italia non può diventare il punto di primo approdo e di unica ospitalità di una immigrazione che oggi è epocale quindi o l’Europa batte un colpo o diversamente lo dovrà battere autonomamente l’Italia, anche oltre quello che l’Europa sta facendo o non facendo”, ha detto Foti, sottolineando che “indubbiamente la posizione oggi del governo italiano non può che essere anche di durissima fermezza, perché gli italiani hanno gli stessi diritti degli altri cittadini europei: non si capisce per quale ragione l’Italia dev’essere abbandonata a sé stessa in ragione di una posizione geografica che tra l’altro vede nel Mediterraneo interessi di molte potenze”.

Malan: “In Europa serve una svolta di centrodestra”

Ad accendere i riflettori sulla sovrapposizione tra atteggiamento dell’Europa sul tema migranti e questioni strettamente politiche è stato poi il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan. “Il nostro auspicio in vista delle prossime elezioni europee – ha detto – è che ci sia una svolta di centrodestra nella Commissione europea. Vogliamo un’Europa meno burocratica e più politica, veramente presente e non soltanto a parole sulla questione immigrazione. In particolare – ha proseguito – è grave la scelta di Francia e Germania che ci chiedono di riprenderci velocemente gli immigrati irregolari che dopo essere sbarcati in Italia sono andati in altre Nazioni europee. Come ha ribadito in più occasioni il presidente Meloni, bisogna prima difendere i confini esterni dell’Unione europea per arginare l’immigrazione illegale e solo dopo occuparci dei movimenti secondari”. “Questa – ha concluso Foti – è la posizione che il governo ha sempre sostenuto e sul quale il Consiglio europeo ha trovato un accordo”.

Gardini: “Assistiamo a mosse di leader in affanno che tentano di rilanciarsi sulle spalle dell’Italia”

Ancora più diretta la deputata e presidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, Elisabetta Gardini, che sul comportamento di Francia e Germania ha detto che è “giusto il richiamo della presidente Metsola a chiudere il Patto sulla migrazione, perché – ha spiegato – con l’avvicinarsi delle elezioni europee già si vedono mosse di leader in affanno che tentano di rilanciarsi sulle spalle dell’Italia”.

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