Migranti, l’Italia mette il turbo all’Europa. Von der Leyen in pressing sul patto Ue: non decidono i trafficanti
Migranti, l’Italia mette il turbo all’Europa. Operatività e determinazione del governo Meoni hanno dato la sferzata che serviva e indicato la rotta che ora punteggia la road map di interventi e risposte. E oggi è la stessa presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a strigliare tutti e invocare la risoluzione dell’annoso problema migratorio: accoglienza e ricollocazioni incluse.
Migranti, von der Leyen sferza l’Europa: «I ministri dei 27 Stati trovino l’accordo sul regolamento delle crisi migratorie»
«Esorto fortemente i ministri» dell’Interno dei 27 Stati membri riuniti a Bruxelles «a trovare un accordo nell’incontro di oggi sul regolamento sulle crisi migratorie», ha detto a viva voce la von der Leyen da Spalato – dove si trova per un raduno del Ppe –. Aggiungendo con risolutezza: «Dobbiamo finire il lavoro: dobbiamo assicurare una adeguata attuazione del patto Ue sulle migrazioni e l’asilo». E ancora, sposando la linea italiana in tema di contrasto all’immigrazione illegale, la numero uno della Commissione Europea conclude: «Abbiamo bisogno di regole comuni: i cittadini, a ragione, si aspettano che sia l’Europa a decidere chi viene qui e in quali circostanze, e non i trafficanti di uomini».
«Dobbiamo finire il lavoro e assicurare un’adeguata attuazione del patto Ue sulle migrazioni e l’asilo»
Una ferma presa di posizione, quella di Ursula von der Leyen, che arriva dopo l’apertura dei giorni scorsi che la presidente Ue ha formalmente ufficializzato sulla richiesta di una missione navale europea per contrastare le partenze illegali e i trafficanti di esseri umani. Una proposta che sarà formalizzata da Giorgia Meloni al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre. E che già oggi segna il successo dell’impegno e della strategia dell’esecutivo italiano sul fronte migratorio, ottenuto nonostante la durissima contrarietà dell’intera sinistra europea, e malgrado le iniziali chiusure di Francia e Germania, poi tornate sui loro passi…
Schinas ottimista: dopo anni di fallimenti, contro gufi e demagoghi, l’accordo sul patto Ue è vicino
E non c’è solo la von der Leyen a dare ragione alla linea italiana. L’Ue «si sta avvicinando al grande accordo di cui ha bisogno, dopo anni di fallimenti sul patto Ue su migrazioni e asilo», ha dichiarato a sua volta il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles. Proseguendo poi con l’auspicio che i ministri oggi trovino «l’accordo sulla posizione negoziale sul regolamento crisi, l’ultimo pezzo del patto Ue ancora incagliato in Consiglio. «Avremo una finestra di opportunità – aggiunge allora Schinas – per avere un accordo complessivo» prima della fine della legislatura, nei triloghi, i negoziati inter-istituzionali sui testi legislativi. «Dobbiamo togliere ai demagoghi e ai populisti l’argomento che l’Europa non può risolvere il problema delle migrazioni», rilancia. Concludendo poi: «Siamo molto incoraggiati dai segnali arrivati ieri da Berlinio, sono segnali positivi», nota Schinas. «Non siamo alla fine della strada. Ma all’inizio della fine della strada» sì.
Il ministro dell’Interno spagnolo: vicini a un equilibrio tra le posizioni dei diversi Paesi. Spero in buone notizie già oggi
Un ottimismo condiviso anche dal ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska, che ha la presidenza di turno del Consiglio Ue. E che a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles ha a sua volta ribadito: «Spero che oggi potremo avere buone notizie» in relazione alla posizione negoziale del Consiglio Ue sul regolamento crisi, l’ultima “parte” del patto Ue sull’asilo e le migrazioni ancora incagliato in Consiglio. Sul regolamento crisi, continua, «abbiamo fatto notevoli avanzamenti nelle ultime ore». La Germania aveva alcune perplessità per quello che riguarda «le persone vulnerabili. Siamo arrivati all’accordo quasi. Ci stiamo arrivando, ad un equilibrio tra le posizioni dei diversi Paesi. Speriamo che l’intesa arrivi prima, piuttosto che dopo. Sarei molto felice di dare la notizia oggi, ma la cosa importante è che ci siamo molto vicini», conclude.
Migranti, Tajani: Fondamentale lavorare con l’Europa. Il governo italiano sta lavorando su due binari
Intanto, sulla questione migratoria il ministro degli Esteri e vicepremier Tajani conferma la linea strategica attuata dall’esecutivo sull’immigrazione: «Il governo italiano sta lavorando su due binari», esordisce il titolare della Farnesina intervenendo a Mattino Cinque News su Canale 5: «E quello europeo è fondamentale». Poi, entrando nel merito della complessità della situazione sullo scacchiere internazionale, aggiunge anche: «Il fenomeno è molto vasto perché alla situazione africana dobbiamo aggiungere quella della guerra che c’è ancora in Siria e la situazione in Afghanistan», rileva Tajani, ricordando che «abbiamo anche la rotta orientale, la rotta dei Balcani: perché arrivano anche da lì alla frontiera nord orientale di Trieste e Gorizia».
La sinergia tra impegno internazionale e interventi sul fronte interno
Ed è per questo, ha poi proseguito Tajani, che c’è «un grande impegno». Tanto che «la scorsa settimana abbiamo posto sul tavolo delle Nazioni Unite il problema migratorio, perché servono tutte le organizzazioni internazionali per risolvere la questione». Così come, tiene a precisare il ministro, è importante sinergia e multidisciplinarietà degli interventi disposti. «Ieri abbiamo approvato, durante il Consiglio dei ministri, alcune misure che facilitano l’espulsione degli immigrati irregolari e che compiono reati o non rispettano alcune regole. Fermo restando la protezione per le donne tutte, e non soltanto quelle incinte», ha detto Tajani. Inoltre «più 400 militari andranno a rafforzare l’operazione strade sicure per controllare meglio le nostre stazioni».
Migranti, Tajani: grazie agli accordi diplomatici si va nella giusta direzione
Chiosando nel merito: «Il governo sta lavorando in maniera sinergica e in perfetta sintonia per affrontare la questione migratoria». Ma, «soprattutto, lavoriamo in Africa per risolvere il problema a lungo termine». Tajani ha quindi ricordato che «sono partiti i primi finanziamenti da parte comunitaria». E che «negli ultimi giorni zero migranti arrivati in Italia da Tunisia, Libia, Turchia e altri Paesi». Quindi «si va nella giusta direzione grazie agli accordi diplomatici», ha aggiunto Tajani. Affermando con soddisfazione che «il lavoro certosino di dialogo e confronto con i Paesi di provenienza abbia dato risultati».