Migranti, Macron fa retromarcia: “L’Europa non lasci sola l’Italia”. Colloquio tra Piantedosi e Dermanin

15 Set 2023 17:34 - di Antonella Ambrosioni
Macron migranti

«Il nostro dovere verso tutti gli europei è non lasciare l’Italia sola di fronte a ciò che sta attraversando». Emmanuel Macron, con una retromarcia vistosa, ha ammesso la necessità di un cambio di passo europeo. Lo riporta l’agenzia Afp, ripresa dall’Ansa. Il presidente francese ha risposto a una domanda sulla crisi migratoria a Lampedusa a margine del suo viaggio a Semur-en-Auxois. Queste le sue parole: «Ritengo che sia responsabilità dell’intera Unione europea stare al fianco dell’Italia. Agiremo con rigore ma umanità», ha sottolineato Macron, parlando di «un dovere di solidarietà europea. Le decisioni verranno prese con l’Italia». Il capo di En Marche ha aggiustato il tiro. Anche se le parole cozzano con quanto avvenuto nei giorni scorsi, con le autorità francesi che hanno bloccato Ventimiglia e i valichi con l’Italia, respingendo i migranti. Per non parlare del rifiuto– insieme alla Germania – di accogliere i migranti in arrivo dall’Italia proprio nel momento in cui si registrava una impennata di sbarchi.

Migranti, il dibattito in Francia incalza Macron

Molte sono le pressioni interne su Macron. Il leader dei repubblicani francesi Éric Ciotti ha invitato il capo dell’Eliseo a «impegnare mezzi civili e militari senza precedenti per proteggere i confini» francesi: «6.000 migranti sono appena sbarcati in Europa. Domani saranno alle porte della Francia», scrive  su X Ciotti. Parla di «dramma umanitario» la direttrice generale di France Terre d’Asile, Delphine Rouilleault a Bfmtv. Per cui, le parole di Macron sono anche dettate dal clima che respira nel suo Paese, dove è da tempo in seria difficoltà.

Macron: “Non lasciamo sola l’Italia”. Colloquio Piantedosi Dermanin

In Francia, dunque, c’è attivismo sul fronte migranti. Il ministro degli Interni francese Darmanin ha convocato una riunione urgente per analizzare l’emergenza immigrazione; mentre  la nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, si è recata a Lampedusa per denunciare come il fenomeno: destinato a travolgere anche Francia e resto d’Europa. Anche il capo dell’Eliseo sembra aver capito di non poter più stare con le mani in mano. Contestualmente – mentre Giorgia Meloni era in stretto contatto telefonico con Ursula von der Leyen- si è svolto un colloquio telefonico tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il collega francese Gérarld Darmanin per fare un punto sulla situazione dei flussi migratori. «Ho appena avuto una lunga conversazione con il mio omologo italiano – dice all’Adnkronos il ministro transalpino- . Abbiamo convenuto di agire assieme presso l’Unione Europea nelle prossime ore. Per rafforzare  la prevenzione degli sbarchi di migranti e la lotta contro i trafficanti», ha scritto Darmanin sul social X.

Una delegazione della Commissione europea si trova a Lampedusa

Nel frattempo, come riporta l’Ansa, una delegazione della Commissione Europea si trova a Lampedusa  con l’obiettivo di «toccare con mano la situazione e stabilire i prossimi passi». «Oggi avrà luogo una riunione del Meccanismo volontario di solidarietà (Vsm)» sulla migrazione. Lo ha reso noto una portavoce della Commissione Ue, sottolineando che si tratta «di un incontro tecnico». Già programmato precedentemente all’aggravarsi della situazione a Lampedusa. Al meccanismo di solidarietà aderiscono 19 Paesi membri dell’Ue più Norvegia, Lichtenstein e Svizzera.

 

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