Migranti, Mattarella sferza l’asse franco-tedesco: «Le regole di Dublino sono preistoria»

21 Set 2023 15:56 - di Michele Pezza
Mattarella

Chissà che diranno i suoi zelanti esegeti o gli imperturbabili “tiratori di giacchetta” ora che perfino Mattarella le ha cantate chiare sui migranti a quelli di Bruxelles. Anzi, a quelli di Berlino (che è poi la stessa cosa), visto che al suo fianco nella visita in Sicilia c’era il suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeier. Si volteranno dall’altra parte facendo finta di niente o lo decifreranno come una difesa d’ufficio del governo Meloni? Nell’attesa non resta che soppesarne le parole. E quelle che ha pronunciato non lasciano dubbi in proposito: anche Mattarella è convinto che l’Europa (leggi l’asse franco-tedesco) se ne stia letteralmente impipando della pressione migratoria su Lampedusa. “Se la sbrighi l’Italia“, è il succo dell’intesa raggiunta tra Parigi e Berlino.

Mattarella in Sicilia con il presidente tedesco Steinmeier

Sì, certo a chiacchiere di solidarietà ne versano parecchia, tanto non costa niente. E ogni tanto abbassano pure il ponte levatoio, ma è solo scena. Apposta Mattarella ha voluto sottolineare che così non si può più andare avanti. E lo ha fatto anche a nome di Steinmeier: «Abbiamo entrambi la percezione che è un fenomeno epocale che va affrontato non con provvedimenti tampone ma con una visione del futuro». Una constatazione e non un’ingerenza nelle competenze dei ministri: «Di questo si occupano i governi, non spetta a me e Steinmeier». Giusto, ma il Capo dello Stato non lesina giudizi su quel che vede. A cominciare dalle norme che a a livello Ue regolano (si fa per dire) la gestione dei flussi migratori.

«Servono soluzioni coraggiose ed europee»

Sul punto Mattarella è stato netto come non mai: «Le regole di Dublino sono preistoria. Era un altro mondo, non c’era una migrazione di massa, è come fare un salto in un’altra era storica quando c’erano le carrozze con i cavalli». Al contrario, occorrono «soluzioni coraggiose e non superficiali né approssimative». Soprattutto «europee, nuove, da studiare con serietà». Proprio quelle di cui Macron e Scholz non vogliono sentir parlare. Infatti, Mattarella cita Ursula von der Leyen, che ha stilato un piano di ritorno dall’inferno di Lampedusa, dov’è stata su invito della Meloni. «I dieci punti della Von der Leyen – ha concluso Mattarella – sono interessanti. Tutti devono capire in Europa che i problemi esistono e che vanno affrontati e che non si risolvono senza affrontarli». Già, ora tocca a Berlino e a Parigi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *