Migranti, Meloni incassa la rivoluzione della Ue: “Da oggi non si accoglie, si fermano le partenze”
I primi frutti del pressing italiano sulla Ue, affinché sblocchi gli aiuti alla Tunisia che sono parte dell’accordo che prevede la stretta delle partenze dei migranti dalle coste nordafricane, si iniziano a vedere. Il ministero degli Interni tunisino ha lanciato, su istruzione del Presidente, una operazione di sicurezza su vasta scala per rallentare gli “inaccettabili” flussi migratori “illegali“, come ha detto Kais Saied, diretti in Italia dalle sue coste. L’operazione, diretta contro i trafficanti, è concentrata su Sfax, rende noto l’agenzia Tap. Il portavoce della Guardia costiera tunisina, Houssem Jbebli, ha rivendicato il blocco di due partenze, con 200 migranti. Sei barchini sono stati inoltre sequestrati. E’ la svolta, forse, sul fronte dei confini nordafricani, nel giorno in cui il governo italiano incassa il via libera della Ue al proprio piano di rigore nei controlli e di coinvolgimento di tutti gli Stati della Ue.
La Tunisia riprende i controlli sugli scafisti, ma la sinistra non è contenta
Una buona notizia, la ripresa dei controlli in Tunisia, sia per l’Italia che per Lampedusa, ma forse non per la sinistra italiana ed europea, secondo il premier Giorgia Meloni, reduce dalla visita sull’isola siciliana con il presidente della Ue e dal successo politico dei “dieci punti” con i quali l’Europa si impegna sul fronte dei controlli delle partenze, anche con un’eventuale missione navale congiunta.
“La sinistra italiana ed europea cerca di smontare l’accordo con la Tunisia”, ha detto a fine giornata, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista a ‘Dritto e rovescio‘ in onda su Retequattro. “L’unica soluzione che la sinistra ha avuto in questi anni è stata facciamo finta di niente e consentiamo ai trafficanti di fare miliardi. L’ultima lettera del Partito democratico che ha scritto alla Von der Leyen che va bloccato l’accordo con la Tunisia, come aveva già fatto Borrel, vicino all’area socialista, come aveva già fatto la ministra Verde tedesca“, ha spiegato la premier a Paolo Del Debbio.
Migranti, a rivoluzione copernicana della Ue annuncia dalla Meloni
Giorgia Meloni lo dice a chiare lettere. “Sul tema dell’immigrazione in Europa rispetto al passato si registra un’inversione a ‘U’ buona e giusta”. Dopo quanto annunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, nella sua visita a Lampedusa, “bisogna adesso lavorare nel concreto per verificare nero su bianco che cosa accade, però, obiettivamente, credo che quella che il Governo italiano è riuscito a fare in Europa in tema di contrasto ai flussi migratori sia una rivoluzione copernicana. Fino a quando c’era la sinistra al Governo si parlava solo di come redistribuire i migranti illegali in giro per l’Europa, adesso l’Europa parla di come fermare le partenze illegali. È un buon punto di partenza al quale dovranno corrispondere altrettanti fatti concreti”.
Il successo della missione congiunta con la Von der Leyen
“Penso che chiunque abbia un’onestà intellettuale in questa Nazione debba riconoscere che la presidente della Commissione europea stamattina ha pronunciato parole in tema di immigrazione che dall’Europa non erano mai state pronunciate, che si riassumono nella frase: ‘siamo noi a decidere chi entra e non entra in Europa e non i trafficanti'”, aggiunge ancora Meloni a Rete4.
“L’Africa è una polveriera, ci sono centinaia di milioni di persone che potrebbero ritenere di vivere una vita migliore in Europa”, ma “noi non le possiamo accogliere. Se qualcuno pensa di affrontare un problema così epocale chiudendolo in Italia non è possibile, intanto perchè io non lo permetterò, ma in secondo luogo perchè è impossibile impedire che questo fenomeno si abbatta su tutti i Paesi europei. Se la sinistra ci spiega quali sono le sue di soluzioni rispetto a questo problema epocale ci aiuta, ma lavorare per smontare quello che l’Italia, difendendo il suo interesse nazionale, riesce a far passare in Europa, questo mi fa arrabbiare, perchè sulle cose che riguardano l’interesse dei nostri cittadini si spererebbe che tutti avessero la capacità di marciare insieme, invece di stare a giocare che io faccio Penelope che il giorno costruisco e la notte loro provano a smontare. Non ci stanno riuscendo ma su questo sicuramente c’è stata una regia”.
“Io sono Rambo, combatto fino alla fine”
Il futuro del governo e del premier? “Giorno per giorno come direbbe Rambo. Ho deciso di affrontare un problema alla volta, di rimanere sempre concentrata, leggo pochissimo i giornali, i commenti, guardo poco, cerco di farmi guidare da quello che la mia coscienza dice essere giusto. Dopo di che ci sono i momenti che dici ma chi me lo ha fatto fare, ma io sono una persona che in vita sua non è mai scappata dalle sue responsabilità, quindi se gli italiani hanno scelto che in questa fase così complessa della vita dell’Italia, dell’Europa, probabilmente del mondo intero, io dovevo avere un ruolo, farò il mio lavoro fino alla fine e lo farò al massimo delle mie responsabilità e delle mie possibilità perchè loro possano essere fieri di me e perchè anch’io possa essere fiera di me”.