Migranti, Occhiuto: “Non mi opporrò a un Cpr in Calabria”. Marsilio: “Servizi decentrati o sarà corto circuito”
“La Calabria, come anche la Sicilia, Regioni di frontiera dell’Italia sul Mediterraneo, affronta da tempo, e in modo particolare negli ultimi due anni, i sempre più costanti flussi di migranti che arrivano nel nostro Paese. E lo ha fatto sempre con grande senso di responsabilità e con sana solidarietà, grazie alla generosità dei nostri sindaci e delle comunità locali”. Parola del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che scende in campo sull’ultimo pacchetto migranti licenziato da Palazzo Chigi all’indomani dell’escalation di sbarchi a Lampedusa.
Migranti, Occhiuto: “Ognuno faccia la sua parte”
“Giudico positivamente le decisioni sull’immigrazione che sta assumendo il governo, contenute all’interno di una cornice europea, per regolare l’accoglienza. Ma anche per estendere la possibilità di permanenza fino a 18 mesi per procedere con il rimpatrio di coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale”. Il presidente forzista della Regione Calabria non si tira indietro di fronte a un’eventuale chiamata in partita. “Vista anche l’emergenza delle ultime settimane, è il tempo della responsabilità da parte di tutti i territori. Se il governo vorrà aprire uno di questi Centri in Calabria non mi opporrò, e mi auguro che anche nel resto del Paese nessuno si tiri indietro”.
“Non mi opporrò a un Cpr in Calabria”
Occhiuto si sfila dalla schiera dei no al governo di molti sindaci e governatori di sinistra che, dopo anni di retorica sull’accoglienza senza se e senza ma, oggi si oppongono alla creazione di nuove strutture di permanenza in vista del rimpatrio dei migranti clandestini. ”Così come l’Italia chiede agli altri Paesi europei una condivisione nella gestione dell’emergenza, anche da noi occorre che tutte le Regioni facciano la propria parte senza scaricare il peso di questa crisi solo sui territori di frontiera”, conclude i governatore.
Marsilio: decentrare i servizi o è corto circuito
Anche per il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, la svolta impressa dal governo Meloni va nella direzione giusta. “Ho sempre sostenuto che bisogna decentrare i servizi. La concentrazione dei migranti in pochissimi luoghi genera ritardi e difficoltà nella gestione dei richiedenti asilo e produce danni”. L’esponente storico di Fratelli d’Italia non ha dubbi sulla necessità dell’apertura di Centri di permanenza e rimpatrio sui vari territori. “Altrimenti – dice – dobbiamo smetterla di accogliere senza limiti. Non si può pensare a capacità di accoglienza illimitata, facendo la cuccagna di trafficanti e affaristi senza scrupoli, con conseguenze sociali ed economiche pesantissime”.