Migranti, Piantedosi: “Darmanin parla ai suoi elettori, ma è consapevole che l’Italia va aiutata”
Lunga intervista del ministro dell’Interno Matteo Piantedosinel corso della trasmissione Ping Pong su Radio1. Il tema è obbligato, l’immigrazione. “Siamo molto presenti a Lampedusa e consapevoli delle difficoltà che vivono i lampedusani. Perché l’isola è un primo approdo di questo grandissimo flusso che dura ormai da decenni. La visita della premier Meloni e della Von der Leyen voleva dire ai lampedusani che non sono soli. E possono contare sull’impegno diretto del governo italiano e del governo europeo”.
Piantedosi su Radio1: I lampedusiani possono contare su di noi e sulla Ue
Sulla realizzazione di nuovi Cpr- i centri per il rimpatrio, il ministro ha chiarito: ”Questa norma è contenuta all’interno di una cornice europea; che prevede la possibilità del trattenimento fino a 18 mesi delle persone che vengono destinate all’espulsione: quindi nulla di particolarmente complicato dal punto di vista del rispetto delle persone. Poi certo è evidente che la norma da sola non potrà bastare ma sarà accompagna da un piano”. Piantedosi ha aggiunto: ”Sono contento di poter condividere questo obiettivo che avevo lanciato già da qualche mese con il ministro Crosetto. Avere la disponibilità del genio militare per la rapida realizzazione delle strutture che stiamo immaginando sul territorio nazionale” è importante.
Piantedosi: Il blocco navale può realizzarsi se si completa la missione Sophia
Si passa al blocco navale. Che ”potrebbe rientrare” nel programma della premier Giorgia Meloni ”se si completasse quello che era previsto dalla missione Sophia”. Spiega Piantedosi”Se finalmente questa missione, che si fermò nella sua realizzazione ed ebbe solo l’esito di fare da pull factor e che prevedeva in accordo con i paesi di destinazione, nella fattispecie potrebbe essere la Tunisia, la realizzazione di dispositivi congiunti di controllo in mare e restituzione delle persone che partono”, si completasse ci sarebbe ”la piena realizzazione del blocco navale”.
“Darmanin? Contraddizione apparente: parla al suo elettorato”
E’ ottimista sulla posizione della Francia. Non si fa troppo condizionare dai “giochetti” della Francia con i suoi continui cambi di passo sull’accoglienza dei migranti di Lampedusa.”Questa apparente contraddizione in realtà io la ascrivo al fatto che poi in ogni angolo d’Europa, in vista delle elezioni europee, si parla in parte all’elettorato; e in parte poi si prende consapevolezza della concretezza del problema. Io ho potuto constatare che con toni e atteggiamenti che non avevo mai registrato in passato, il collega Darmanin mi è parso sinceramente e concretamente proiettato sulla consapevolezza che l’Italia va aiutata”.”Siamo un Paese di primo ingresso – ha continuato Piantedosi – e la Francia”, affermando che non accetterà i migranti che sbarcano a Lampedusa, “dice che questo non è il metodo. Il tema non è la distribuzione, ma condividere una politica europea di contenimento delle partenze”.
“Regia dietro gli sbarchi? Non ho le prove”
Sulle dichiarazioni di Salvini su una presunta regia dietro la raffica di sbarchi, Piantedosi risponde: ”Io non ho prove di questo, se l’ha detto il ministro Salvini avrà le sue ragioni, è una supposizione che lui fa che avrà qualche fondamento ma da ministro dell’Interno per dirlo devo avere delle prove”, ha chiarito. Molte delle norme dei decreti sicurezza ”sono ancora in vigore” ma da allora il fenomeno della migrazione ”è cambiato, è evoluto. Gli interventi normativi di ripristino di certi meccanismi in parte sono già avvenuti ma non basta fare una legge, ci vuole qualcosa di più e l’azione dell’Europa a sostegno dell’Italia è fondamentale”.