Milano, è morto il 23enne aggredito in Darsena. Per il pestaggio era stato fermato un tunisino

15 Set 2023 17:48 - di Gigliola Bardi
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È morto Yuri Urizio, il ragazzo di 23 anni aggredito in viale Gorizia, nella zona della Darsena di Milano, la notte tra martedì e mercoledì. Il giovane era stato trasportato in condizioni gravissime e con traumi multipli all’ospedale Policlinico, dove è rimasto ricoverato in terapia intensiva. La sua prognosi è sempre stata riservata e, nonostante un leggero miglioramento dei suoi parametri vitali avesse fatto sperare in una ripresa, non si è mai risvegliato dal coma. Per il pestaggio era stato fermato a stretto giro un tunisino di 28 anni, Bilel Kobaa, poi condotto a San Vittore in attesa della convalida del Gip. L’accusa iniziale era di tentato omicidio, ma con la morte del ragazzo diventerà di omicidio.

Accertata la morte celebrare del 23enne aggredito alla Darsena di Milano

Le condizioni del 23enne, secondo appreso dall’agenzia di stampa Adnkronos, sono gradualmente peggiorate, fino all’accertamento per morte cerebrale, iniziato terminato oggi pomeriggio. Il 23enne era stato trovato riverso a terra intorno alle 4 del mattino da un passante che aveva dato immediatamente l’allarme. Gli agenti della volante avevano dovuto praticargli un massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118. Poi la corsa in ospedale.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza

I contorni dell’aggressione restano ancora da chiarire: il tunisino, subito dopo il fermo, ha raccontato alla polizia di essere intervenuto in difesa di una ragazza importunata dal 23enne. Si tratta però di una ricostruzione che non ha convinto gli investigatori, i quali hanno cercato riscontri nelle telecamere di sorveglianza della zona. Secondo quanto riferito da Il Giorno, nei filmati  si vede il 23enne camminare vicino a una ragazza, anche se non si capisce se passeggino insieme o solo affiancati; poi arriva il tunisino, affiancandoli a sua volta e iniziando a camminare nella loro direzione. A quel punto, però, riferisce il quotidiano, c’è uno “stacco d’immagine” e ciò che si vede dopo è la ragazza che va avanti per la sua strada, mentre il 23enne è a terra con il tunisino che gli stringe le mani intorno al collo.

La polizia cerca la ragazza del filmato

Il lavoro degli investigatori prosegue cercando di identificare la ragazza, testimone chiave per ricostruire cosa sia successo in quei drammatici momenti. Il tunisino ha raccontato che la donna frequenta abitualmente i Navigli per chiedere l’elemosina, ma la polizia non ha trovato alcun riscontro per identificarla. Anche il passante che ha dato l’allarme non sarebbe stato in grado di fornire elementi utili in questa direzione. Intanto si attende che venga disposta l’autopsia sul corpo del 23enne per capire le cause esatte della morte.

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